Grazie a una nuova metrica del Lighting Research Center (LRC) del Rennselaer Polytechnic Institute, costruttori, architetti, ingegneri e altri progettisti hanno ora un metodo migliore per predire la massima quantità di luce naturale di cui godranno i loro progetti. Con il daylighting si sfrutta la luce del sole per illuminare gli spazi interni. La formula creata dai ricercatori di LRC calcola quanta luce naturale può essere incorporata in un edificio senza perdere le caratteristiche di isolamento e senza rischiare di generare troppo calore.
Soprannominato “pannello di controllo della luce solare”, il centro ha creato uno strumento che è la rappresentazione visiva delle potenzialità di un progetto di raggiungere il migliore equilibrio tra l’introduzione di una buona quantità di luce naturale e la creazione di un involucro edilizio efficiente dal punto di vista energetico, attraverso otto semplici criteri. Questi criteri – luminosità media, copertura, diffusione della luce, autonomia della luce del giorno, stimolo circadiano, superficie vetrata, vista e aumento del calore solare – possono essere prioritizzati in base alle necessità del cliente, all’esposizione solare del sito, alle norme di costruzione locali e agli incentivi energetici. Le metriche tengono in considerazione anche i vantaggi biologici della luce naturale, calcolando anche il fatto di essere svegli e attivi durante le ore del giorno e inducendo invece uno stato di riposo negli spazi come le camere da letto, una volta che il sole è calato.
Per approfondire: Comunicato stampa di LRC
[divider]
[space height=”20″]
Notifiche