Il Suporbonus sta alimentando molte speranze: il suo impatto potrebbe avere positive ripercussioni sull’andamento congiunturale di questo martoriato 2020. Anche i dati europei sono in ripresa
Dati certi sulla ripresa del settore dell’edilizia dopo il lockdown ancora non ce ne sono. A giugno gli indicatori del Cresme parlavano di un +0,5%, anche se le cose avevano iniziato ad andare bene nella seconda metà di maggio e luglio ha visto una crescita importante, dovuta principalmente alla chiusura dei cantieri rimasti bloccati durante la chiusura forzata causa Covid. Il problema, semmai, è la gestione delle scorte, ma anche questa eventualità pare scongiurata da una produzione che ha ripreso a ritmo normale. Mentre il mondo dell’edilizia spera che si risolva al più presto il Grande Quesito (ovvero chi finanzierà gli interventi previsti dal Superbonus, e a quali costi reali), scopriamo che l’Europa va più o meno come noi: è iniziata la crescita; secondo Eurostat, la produzione nel settore delle costruzioni è salita dello 0,2% nello scorso luglio, dopo il +5,1% registrato a giugno. Per tutti i Paesi della Ue, invece, il settore edile ha riportato una caduta della produzione dello 0,1% contro il +3,8% del mese precedente. Rispetto al 2019, la produzione segna comunque una caduta del 3,8% nella Eurozona e del 3,9% nella Unione Europea a 27 stati.