Calma piatta, ma la fiducia non manca. Previsto un miglioramento congiunturale nei prossimi tre mesi, ma l’Italia delle costruzioni è il fanalino di coda del’Europa
Durante un recente incontro con i distributori edili, il Centro Studi di “Youtrade” ha fornito un aggiornamento sulla situazione congiunturale del settore dell’edilizia in Italia.
Viene sostanzialmente confermato il trend, già evidenziato alla fine del 2017 e nei primi mesi del 2018, che vede il settore mantenere la sua linea di galleggiamento, in una congiuntura economica che in Europa vede una crescita del 2,4%, mentre il nostro paese, unico a non crescere in modo convinto, si deve al momento accontentare di un +0,6%, con una prospettiva a fine anno certamente non superiore allo 0,8%.
I dati riflettono anche quella che è la situazione del PIL nazionale: in Europa si parla di percentuali intorno al 2,8%; in Italia si fatica ad arrivare al +1,4%.
Ciò nonostante, la fiducia delle imprese rimane positiva. Se è vero che gli ordini non decollano, ma si pensa che la situazioni cambierà in positivo nei prossimi tre mesi. I prezzi mostrano una lieve crescita, ma al lato pratico sono calmierati per meglio intercettare la (scarsa) domanda.
La distribuzione edile potrebbe chiudere il 2018 con una stima, ora prudenziale, intorno al +1%. Il mercato si deve a questo punto confrontare con una “nuova normalità”, non è quasi più possibile parlare di cicli. Gli studi confermano che chi fa parte di una aggregazione commerciale ha migliori risultati di chi invece rimane indipendente.
Fra i materiali più venduti: edilizia leggera, sistemi a secco, e tutto ciò che ha a che fare con la ristrutturazione che, anche nel 2018, sarà protagonista.