Molti ambienti necessitano di opere volte al trattamento specifico delle superfici al fine di renderle impermeabili e lavabili, quindi resistenti all’umidità e all’acqua. Questo vale certamente per le pareti della cucina, in particolar modo per quella contro la quale viene posizionato il piano cottura. Per fare un altro esempio, lo stesso discorso vale per il bagno del bagno, dove per questioni di pulizia e igiene dell’ambiente, spesse volte passiamo sulle superfici murarie con panni, spugne e prodotti appositi.
Finora, nella stragrande maggioranza dei casi, la prassi è sempre stata quella di applicare rivestimenti ceramici, piastrellando in opera. Da tempo, però, è sorta la possibilità di applicare lo smalto all’acqua per pareti in sostituzione ai rimedi più tradizionali.
Vediamo assieme di cosa si tratta e quali risultati estetici e funzionali è possibile ottenere.
In una precedente occasione, abbiamo parlato di “Come applicare le tinte per le pareti interne ed esterne di casa” e ricordiamo che esistono numerose tipologie di tinte, quali per esempio:
Nel nostro caso ci riferiamo allo smalto e a prodotti come lo smalto all’acqua per pareti, una soluzione completamente diversa dalle quelle appena menzionate. Ne esistono di due tipi:
Lo smalto ad acqua per pareti è caratterizzato dalla seguente composizione:
Una cosa importante da sottolineare è che, non essendoci solvente, è un prodotto a VOC azzerati, ovvero sono assenti componenti organici volatili. Questo lo rende ottimale per ambienti interni.
In base alla sua finitura, lo smalto ad acqua può essere di tre tipi:
La brillantezza del prodotto viene valutata sulla base di una vera e propria scala gloss che determina il grado di brillantezza.
Nel caso in cui si voglia rivisitare la classica soluzione delle piastrelle, è possibile avventurarsi nell’utilizzo delle smalto all’acqua per pareti e, perché no, anche con il fai da te. Considerate che, a differenza dello smalto classico, una volta interrotto il lavoro è possibile mettere i pennelli a bagno nell’acqua e lavarli agilmente. Questa procedura con lo smalto classico è più fastidiosa poiché, dovendo utilizzare un solvente per la pulizia, il rischio che le setole del pennello si induriscano a causa dei residui in modo irrecuperabile è molto alto.
Gli smalti possono essere di vari colori e il loro look può risultare minimale e accattivante al tempo stesso. Per le cucine dei ristoranti esistono persino smalti all’acqua di tipo HACCP utilizzabili per legge al posto delle piastrelle.
Parliamo infine dei prezzi di mercato. Anche da questo punto di vista lo smalto all’acqua per pareti presenta aspetti davvero interessanti. Rispetto alle piastrelle, facendo un parallelo al metro quadrato, il costo si abbatte notevolmente. Con un litro di smalto possiamo fare anche 10 metri quadrati e potrebbe costarci non più di 15 euro.
Tenete conto che saranno necessari cicli di manutenzione quinquennali, ma considerato che la manodopera per la stesura delle piastrelle è costosa, i vantaggi rimangono notevoli.
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