La dicitura regolamento edilizio Firenze nasce nel 1942 quando venne emanata la legge 1150: la prima in Italia con l’intento serio e programmatico di assicurare un inquadramento globale e coerente all’articolata e vasta materia urbanistica del nostro paese. Essa, fra numerosi prescrizioni, impartiva l’obbligo ai comuni di dotarsi tempestivamente del nuovo strumento del Regolamento Edilizio. Questo rappresenta uno dei primi documenti volti a regolare l’attività edilizia all’interno del territorio comunale. Nei suoi contenuti sarebbero state illustrate le distanze tra gli sporti dei fabbricati, le superfici aeroilluminanti, la quota minima a cui le canne fumarie devono giungere per assicurare una corretta espulsione dei fumi e altro.
Vediamo da vicino questo strumento e come si organizza, con un focus sul Regolamento edilizio a Firenze.
Abbiamo affrontato altrove l’argomento del “Regolamento edilizio unico: un nuovo strumento unificato”. Infatti recentemente le direttive nazionali hanno previsto l’adozione di un testo unico da parte dei soggetti comunali. A tale richiesta regioni e comuni stanno facendo seguito adeguando ad hoc il proprio documento.
In questa occasione, vogliamo esplorare assieme il corpo del regolamento del capoluogo Toscano, con particolare attenzione ad alcuni argomenti che rivestono maggiore interesse.
Il regolamento edilizio viene redatto dagli uffici tecnici comunali per illustrare le procedure decisionali proprie del comune stesso in materia di edilizia privata e, inoltre, per rendere manifesti i criteri e gli standard cui riferirsi se svolgiamo un lavoro nella nostra proprietà privata.
Un tipico indice per un testo del genere potrebbe verosimilmente essere quello a seguire:
Nella fattispecie, per la città di Firenze abbiamo la possibilità di scaricare il testo PDF dal sito del comune. Così facendo, avrete la possibilità di fugare eventuali dubbi su qualunque argomento di vostro interesse.
Nel capoluogo della regione Toscana il testo in vigore risale al 2015. Con esattezza, si fa riferimento a quello approvato con delibera comunale numero 42 del 20.07.2015.
A seguire esponiamo brevemente, citando l’articolo di riferimento, alcuni argomenti chiave che spesso interessano il cittadino. Per ognuno di essi daremo breve spiegazione con oculate citazioni volte a fornire gli input principali. La consultazione approfondita del file sarà il passaggio finale che consigliamo ad ogni singolo.
L’installazione di una stufa o la costruzione di un camino per riscaldare, o anche di una caldaia aggiuntiva, necessita appropriata espulsione dei fumi derivanti dalla combustione. A tal fine è opportuno sapere come installare la canna fumaria e che quote raggiungere con essa esternamente all’edificio.
L’articolo 45 del regolamento edilizio Firenze recita come a seguire:
“Lo sbocco dei condotti di evacuazione dei prodotti di combustione deve avvenire al di sopra della copertura degli edifici, portato ad altezza di almeno un metro dalla quota della falda”.
Inoltre, al fine di scongiurare il disturbo ai propri vicini di casa, nel medesimo articolo si dice:
“i medesimi camini devono … in ogni caso essere collocati a distanza dagli edifici contermini tale che il cono di deflusso dei gas di combustione non interessi le pareti finestrate degli edifici vicini”.
Nelle occasioni in cui ristrutturiamo casa, un pensiero che sempre ci passa per la mente è quello di realizzare un piccolo soppalco: su di esso potremmo posizionare un divano, oppure un letto per guadagnare spazio in camera, oppure un piccolo studio. Questo può avvenire chiaramente a patto che si abbia opportune altezze.
All’articolo 56 si asserisce quanto riportiamo:
“I vani sottostanti ai soppalchi … devono garantire i seguenti requisiti:
3. La superficie del soppalco realizzato all’interno di locali primari non deve superare i 2/3 della superficie del locale sul quale affaccia.
Per le prescrizioni sopra riportate merita chiarire quindi che non possiamo realizzare un soppalco nel soggiorno lasciando sotto ad esso un’altezza inferiore ai 2.70 m, e, se questo avviene, la superficie con altezza minore non deve superare la metà della superficie totale.
Per quanto riguarda gli alloggi, dobbiamo rispettare alcune superfici minime in funzione degli abitanti che vi abiteranno (sia nel comune di Firenze che in tutta Italia). A tal fine è da consultare l’articolo 63.
Con una breve sinossi riportiamo che:
Infine concludiamo offrendo alcune delucidazioni sugli incentivi per gli interventi edilizi caratterizzati da grande qualità costruttiva in termini risparmio energetico. Ebbene, per le nuove edificazioni, avremo un abbattimento del 10% degli oneri di urbanizzazione e del contributo sul costo di costruzione.
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