Una distribuzione in (piccola) crescita, e il trionfo dei grandi e delle strutture organizzate. Piccoli in crisi, ma in generale migliorano gli aspetti finanziari
Sappiamo più o meno come saranno i dati di fine anno. Non ci aspettiamo insomma grandi sorprese, eppure questi benedetti dati li attendiamo ugualmente, almeno ci potremo mettere l’animo in pace.
Si potrebbe partire dal PIL (siamo ormai scesi al +0,8% e il dato non è stabile) e se ci raffrontiamo con la media europea (+1,7%, quindi intorno ai valori del 2009) vuol dire che cresciamo la metà degli altri.
Ci sono un paio di indicatori che probabilmente saranno confermati dalle “congiunturali” dei prossimi giorni: i piccoli (imprese edili, distributori, eccetera) stanno mediamente vivendo una certa crisi. Le strutture più grandi e organizzate se la stanno cavando abbastanza bene. Il 2017 ha visto la distribuzione edile chiudere con un lusinghiero (di questi tempi) +3,5%. Non sappiamo ancora se questo dato sarà confermato anche per quest’anno. Probabilmente ci sarà una piccola crescita, ma non sui livelli dello scorso anno.
Un altro dato che si mormora, in generale, è il miglioramento della situazione finanziaria, anche per le imprese. Sette società su dieci fanno registrare una crescita, seppure contenuta, ma soprattutto otto su dieci hanno un bilancio in utile, anche se i margini sono minimi. Lo possiamo considerare un buon risultato. Negli ultimi anni, dicono le voci, gli aspetti finanziari hanno ricevuto una maggiore attenzione, e c’è anche stato un interesse maggior anche per le nuove tecnologie.
I piccoli sono dunque in crisi, i grandi vanno bene. Qualche anno fa era il contrario. Cicli e ricicli? Ancora qualche giorno e ne sapremo di più.
