Demolizione e ricostruzione degli edifici, ristrutturazione edilizia, restauro o risanamento conservativo con adeguamento sismico e miglioramento energetico… questo e altro nel nuovo progetto che, si spera, vedrà la luce
Per la serie “promettere non costa niente” ecco a voi un maxi programma di edilizia sociale: uno stanziamento di 16,7 miliardi per la realizzazione di 600.000 alloggi, a consumo di suolo zero, antisismici e con elevate prestazioni energetiche. Da qui al 2034, con il buon proposito di aiutare i comuni a realizzare politiche urbanistiche a favore del recupero delle aree degradate.
Si chiama “Programma Casa Mia” e, al di là della sua fattibilità o meno, sarebbe anche una bella cosa perché, in linea di massima, non si può certamente essere contrari al recupero delle aree recuperabili senza utilizzare nuovo suolo, così come risparmio energetico – gli edifici doveranno essere in Classe A – antisismica e anche il semplice fatto di permettere a molta gente di avere finalmente casa sono tutti fattori certamente positivi e più che auspicabili.
Ancora, il 5% degli alloggi sarà destinato alla locazione temporanea dei residenti negli immobili di edilizia sociale soggetti a ristrutturazione o sottoposti a procedure di sfratto. Gli interventi potranno essere autorizzati in deroga agli strumenti urbanistici e ai regolamenti edilizi, ma non potranno riguardare immobili abusivi o situati nei centri storici o nelle aree ad inedificabilità assoluta.
Tutto bello, quindi, ma rimane sempre il dubbio delle tempistiche, del mantenimento (e della copertura) del progetto nel tempo. Ne abbiamo già viste di tutti i colori, ma è anche doveroso pensare positivo, a cominciare dall’approvazione di un progetto che rimetterebbe in pista il mercato del nuovo che, come sappiamo, continua a stentare.