Con l’approvazione del documento relativo alla ripresa e alla resilienza non ci dovrebbero essere più dubbi sull’efficacia del provvedimento che potrebbe rilanciare l’attività del nostro settore.
La recente approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da parte del Consiglio dei ministri dovrebbe scrivere la parola “fine” al tira e molla delle scadenze e delle proroghe relativamente al Superbonus.
Il Piano è articolato in sei sezioni, e quella che ci riguarda più da vicino ha come titolo: “la rivoluzione verde e transizione ecologica” che, al di là dell’incomprensibile terminologia burocratica di cui evidentemente non si può fare a meno, è orientata al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica e riqualificazione degli edifici con la loro messa in sicurezza, oltre all’introduzione di un incentivo temporaneo appunto per la qualificazione energetica e l’adeguamento antisismico del patrimonio immobiliare privato, facendo leva sulla detrazione fiscale pari al 110% dei costi sostenuti.
In sostanza, parliamo dell’ormai leggendario Superbonus 110% da poco esteso fino a giugno 2022. Nel Piano si prevede di allungare l’applicazione della misura al 30 giugno 2023 per gli IACP e al 31 dicembre 2022 per i condomini, a prescindere dalla realizzazione di almeno il 60% dei lavori.