Scenari di ristrutturazione immobiliare

27/10/19

Scenari di ristrutturazione immobiliare

In Italia, nel 2018, oltre la metà degli investimenti in costruzioni hanno riguardato il settore residenziale. Ma il vero problema è la qualità degli interventi, e forse la distribuzione edile organizzata qualcosa di buono potrebbe fare

Ristrutturazione e ancora ristrutturazione. Gli investimenti in costruzioni dicono che il 37 per cento è stato impiegato per la manutenzione straordinaria degli immobili, sostenuta dai diversi bonus statali, mentre solo il 14,5 per cento è stato usato per la realizzazione di nuovi edifici. È quanto emerge dall’ultimo Osservatorio Congiunturale sull’Industria delle Costruzioni elaborato da Ance che inoltre evidenzia come, in termini di investimenti, il settore continui a offrire un contributo rilevante, rappresentando l’8 per cento del Pil italiano.
Tuttavia questo settore ha un enorme problema da affrontare: la qualità degli interventi, perché le opere di ristrutturazione sono poco progettati, poco controllati e spesso eseguiti male.

Gran parte dei lavori di ristrutturazione riguardano la sostituzione dei pavimenti, degli impianti termotecnici, delle finestre e la realizzazione di cappotti. Si tratta di piccoli interventi poco considerati dai progettisti, spesso gestiti dai proprietari in modo quasi autonomo, escluse le procedure per l’ottenimento dei permessi, e realizzati da manodopera scelta principalmente sulla base del prezzo e non delle competenze.
Questo fenomeno sta creando problemi sia per quanto riguarda la struttura del mercato delle costruzioni, sia per quanto riguarda la qualità degli interventi, che ricordiamo sono in parte finanziati dallo Stato.I lavori di piccola ristrutturazione infatti, non sempre sono adatti alle reali esigenze di ammodernamento e spesso presentano evidenti problemi di durabilità già dopo pochi mesi dalla loro realizzazione, a causa di una gestione poco professionale o, comunque, poco specializzata. È vero che in Italia manca un sistema di qualifica obbligatoria -di molte di queste figure specializzate e il risultato è che il committente privato non ha i mezzi per poter scegliere in modo appropriato a chi affidare l’intervento. Ed è a questo punto che uno dei servizi evidentemente più importanti anche per la distribuzione edile diventa la capacità di saper consigliare il cliente finale che, oltre ai prodotti e ai progetti, ha evidentemente bisogno anche di un supporto tecnico degno di questo nome.

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