L’introduzione della flat tax, prevista dai nuovi governanti, potrebbe mortificare il peso delle detrazioni fiscali in campo edilizio. A naso non sembra una grande idea
Come è noto, il nuovo governo stenta a decollare, anche se nei primissimi giorni della prossima settimana, verosimilmente lunedì 14 maggio, i leader dei due partiti “vincitori” dovrebbero incontrare il presidente della Repubblica.
La Grande Attesa da parte del popolo delle ristrutturazioni edilizie, per una volta trepidante a prescindere dal colore politico, è per ciò che ne sarà delle detrazioni fiscali attualmente in vigore per i vari interventi di ristrutturazione. L’incertezza riguarda infatti la possibilità, o meno, che queste benefici fiscali possano venir mantenuti, perché i programmi futuri che sono trapelati non annunciano niente di buono, su questo versante.
La flat tax, in sostanza, rivedendo il monte tasse, potrebbe eliminare gli altri benefici, in quanto, dicono i nuovi leader, lo sconto ai contribuenti avviene con le nuove aliquote, e quindi si pagherebbero meno tasse a monte.
Sarà. Ci permettiamo di ricordare ai nuovi, emergenti responsabili del governo del nostro paese che le detrazioni fiscali edilizie hanno permesso a questo settore di mantenere un dignitoso andamento congiunturale, permettendo anche una seppur lieve ripresa dell’occupazione, e che questo è un fatto. Abbassare le tasse a monte, per quel poco che per il momento si capisce, è un’ipotesi.