L’Agenzia delle Entrate, recepite le nuove disposizioni del Decreto Crescita, aggiorna la guida al bonus ristrutturazione
La guida “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali” aggiunge la disposizione secondo cui, dal 30 giugno 2019, i contribuenti che beneficiano della detrazione per gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici possono scegliere di cedere il corrispondente credito in favore del fornitore dei beni e servizi necessari alla loro realizzazione, oppure se tenerli per loro.
A sua volta, il fornitore ha facoltà di cedere il credito d’imposta ricevuto ai suoi fornitori di beni e servizi, con esclusione della possibilità di ulteriori cessioni da parte di questi ultimi, e comunque in nessun caso i corrispettivi possono essere ceduti a banche o a intermediari commerciali.
Ricordiamo che grazie al Bonus Ristrutturazione è possibile usufruire della detrazione Irpef 50% e del limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare per le spese di recupero del patrimonio edilizio fino al 31 dicembre 2019. Salvo che non intervenga una nuova proroga, dal 1° gennaio 2020 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro. Ma l’importanza della ristrutturazione è diventata così evidente che non è difficile immaginare una proroga, che tra l’altro da qualche anno è diventata la prassi.