Notizie dalla quarantena edile

16/04/20

Notizie dalla quarantena edile

Ipotesi frammentarie che si rincorrono, spiragli di immaginata ripresa. Dove non può la realtà, ci pensa la fantasia, soprattutto si fa largo il desiderio di ripartire, che è grande, in tutta Italia

Ci sono le direttive nazionali, che contano fino a quando non subentra la responsabilità delle regioni, quindi poco. Le regioni, a loro volta, sono tirate per la giacchetta da tutte le categorie produttive. Qualcuno si chiede perché si può entrare in libreria e non in una rivendita edile, perché è possibile comprare una tutina per neonati e non un bancale di impermeabilizzanti. O, ancora, perché mi possono consegnare una pizza a casa e non una fornitura in cantiere. Forse perché i cantieri sono chiusi e invece l’appetito è sempre aperto.

Il problema c’è e non è di semplice soluzione. In questi giorni, sempre con le dovute precauzioni e limitazioni, dovrebbero ripartire le attività forestali, l’industria del legno, la produzione di pc, le ormai famigerate librerie, le cartolerie, i negozi di abbigliamento per l’infanzia. Chi invece si può mettere il cuore in pace per qualche altro mese sono i barbieri, i dentisti, i tifosi di ogni squadra di calcio e non, gli amanti delle discoteche e dei brunch, dove però c’è sempre la versione social che è anche più trendy.

Ma non è così per tutti. In Trentino, i cantieri all’aperto (e solo quelli) possono ripartire, mentre gli amanti della lettura si devono accontentare di ciò che hanno in casa, perché le librerie restano chiuse. Quindi via ai cantieri stradali e a quelli edili. Anche in Liguria e in Abruzzo l’attività edilizia può ripartire: nel mirino gli interventi negli stabilimenti balneari, mostrando così una grande fiducia sul futuro delle vacanze degli Italiani. In Veneto, e questo è un piccolo mistero, possono riaprire le attività commerciali al dettaglio che riguardano ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico. Già mi vedo le rivendite edili che offrono questi materiali dire al cliente che possono acquistare una latta di colore, ma non qualche sacco di cemento. Sempre in Veneto, via all’attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali, parte di attività di ingegneria civile, installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzioni e installazioni (quindi tutto…). Come è noto, la Lombardia è quella messa peggio, come del resto testimonia il doloroso contributo di casi di contagio e purtroppo di vittime. Fare previsioni per questa regione è uno sterile esercizio aleatorio. In Campania, il mitico governatore De Luca – detto Crozza – ha posticipato l’apertura dell’attività edilizia al 3 maggio. Ha detto che prima vorrebbe dire svolgere un’attività a singhiozzo, visti le festività del 25 aprile (che comunque è sabato) e quella del 1° maggio (venerdì). Lui non sa che in questo momento a noi va bene anche il singhiozzo, pur di lavorare.

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