Un settore in continua crescita che comincia a proporre numeri interessanti. Un servizio sempre più richiesto che si pone come valido supporto alla vendita
Prende sempre più piede il servizio di noleggio di macchine e attrezzature. Stiamo passando in modo sempre più convinto dall’idea di possedere un mezzo, un’attrezzatura, al suo semplice utilizzo in caso di bisogno. I punti di noleggio si moltiplicano, l’attività diviene sempre più professionale e va a anche a coinvolgere il settore della distribuzione edile in cerca di specializzazione e di alternative, soprattutto legate al servizio.
Non è un segreto che numerosi distributori edili oggi trovano soddisfazione nel noleggio delle piccole macchine e delle attrezzature da cantiere, così come altrettante hanno individuato nelle show-room un elemento di svolta della loro attività commerciale.
Ma la crisi (che è finita) e l’incertezza (che rimane) spinge le imprese a considerare la validità di operare con costi certi, senza doversi sobbarcare l’onere di investimenti in macchine e attrezzature che significano anche spese di manutenzione e l’inevitabile svalutazione delle stesse. I più attenti alla sicurezza, poi, sanno che il noleggio moderno fornisce macchine in regola, quasi sempre nuove, e anche questo è un plus da non trascurare.
Qualche numero che arriva dalla recente ricerca di Assodimi – Assonolo per rendere meglio l’idea: sono circa 1.500 le aziende che noleggiano macchine e attrezzature per l’edilizia (compreso il movimento terra) e l’agricoltura. Nel 2017, le aziende presenti sono aumentate ci circa 100 unità, ma il confronto fra il 2011 e il 2016 parla di 700 società in più. Infatti, questo settore nel 2016 occupava complessivamente circa 17.000 addetti, 3.500 in più rispetto al 2011. Quindi un trend in sensibile crescita, grazie a una domanda sempre maggiore.
La crescita del noleggio è ripresa nel 2014. Oggi, complessivamente, il settore produce un giro d’affari di circa 1,5 miliardi di euro (dato 2017) e quest’anno è prevista una crescita ulteriore. Per quanto i numeri siano interessanti, il potenziale di crescita è molto alto, perché se confrontiamo il nostro mercato con quello di altri paesi (soprattutto Nord Europa) possiamo dire di essere solo al’inizio.