Un segnale di ripresa economica arriva anche dal settore bancario. Il trend di fine anno confermerà il miglioramento dell’accesso al credito per chi deve comprare casa
Anche l’aumento della concessione di mutui, sia nel numero, sia nel valore, è un segnale di ripresa economica. Su questo tema le controversie non mancano, non tutti i settori infatti possono vantare un miglioramento dell’andazzo, ma ricordando i tempi neanche troppo lontani delle strette creditizie, da Basilea in poi, e quindi la parsimonia degli istituti di credito a concedere mutui, vien fatto di pensare che le cose, seppur lentamente, stiano cambiando.
Prendendo per esempio in esame i dati di dello scorso mese di agosto – ma il trend sarà positivo anche a fine anno, si nota come il valore medio concesso abbia fatto registrare un incremento del 7,5%, rispetto ad agosto 2016. Parallelamente, il rapporto fra il valore dell’immobile da acquistare e l’importo concesso dalla banca è ora di poco inferiore al 57%, con un aumento del 5% rispetto a un anno prima. Un altro segnale di fiducia nella ripresa economica arriva dalla durata dei mutui, che in un anno è aumentata da 20 anni a 22.
La regione più attiva sul mercato immobiliare è la Lombardia, che da sola attua il 22% delle compravendite su base nazionale. Infatti, l’incremento delle transazioni, in un anno, è stato del 12,8%, rispetto al 7,7% della media nazionale.