Un settore ancora in forte crescita che sta addirittura recuperando le pesanti perdite degli anni della crisi
Tanto per cambiare e trovare fonti di soddisfazione, tanto per non rivangare nel piattume della congiuntura edilizia a noi più vicina, facciamoci un giro fra i dati delle consorelle macchine per l’edilizia e le costruzioni che stanno vivendo un momento, possiamo ben dire, magico, tanto che si inizia a parlare di un recupero concreto delle fragorose perdite degli anni della crisi.
Ebbene, i dati relativi al secondo trimestre 2018, che arrivano freschi dell’Osservatorio vendite macchine e impianti per le costruzioni del CRESME, promosso da Cantiermacchine- Ascomac, confermano la forte espansione del mercato interno delle macchine movimento terra; le 3.690 macchine vendute o destinate alle flotte noleggio superano le vendite realizzate nel 2° trimestre 2017 del +21,8%.
Rispetto al mercato registrato nel secondo trimestre 2014, anno d’inizio della ripresa del mercato, le macchine crescono più del doppio (+113,0%), ma anche rispetto al secondo trimestre 2011 la crescita è notevole e pari al +23,0%.
Dal 2014 in poi, costantemente, il mercato ha recuperato gran parte delle perdite realizzate in questi anni di pesante crisi tanto che, già nel 2017, con 12.769 macchine vendute o destinate alle flotte noleggio, si erano superati i livelli del 2011, anno in cui erano state rilevate 10.741 macchine con un incremento, quindi del +18,9%. E la totalizzazione delle macchine vendute o destinate alle flotte noleggio in questo primo semestre 2018, pari a 6.409 macchine, rafforza quest’andamento e l‘incremento rispetto al primo semestre 2011 è del +21,4%.
I dati della rilevazione ISTAT sul commercio estero confermano inoltre la tendenza di espansione del mercato in quest’inizio di 2018; le importazioni di macchine per le costruzioni e lavori stradali crescono nel periodo gennaio-aprile del +20,9% mentre le esportazioni del +13,2% rispetto al primo quadrimestre 2017. E il saldo commerciale del periodo registra, quindi, un attivo di 670,5 milioni di euro in crescita del +10,1% su base annua. Ipotetici dazi permettendo.