Mentre ancora molte decisioni vanno prese, la filiera della progettazione e delle imprese si pronuncia sulle priorità per tirare avanti
In quest’epoca di incertezza politica, nel senso che ancora non si capisce quali saranno le decisioni definitive del governo in materia di agevolazioni fiscali, un sondaggio di “Edilportale” chiarisce una volta di più come i bonus ristrutturazione siano stati, siano, e probabilmente continueranno a essere, indispensabili per mantenere quantomeno il galleggiamento della congiuntura di settore.
Il responso, come detto, è inequivocabile: “Il 60% del lavoro dei progettisti – si legge nel comunicato – proviene da interventi collegati alle detrazioni fiscali, nell’ordine da bonus ristrutturazioni, ecobonus e conto termico, soprattutto da privati e condomìni. Se dovessero scegliere di mantenere in vigore uno solo dei bonus fiscali, il 69% dei partecipanti al referendum (il 33% è composto da architetti, il 22% da ingegneri, il 22% da geometri, il 5% da imprese edili, e la restante parte da altri professionisti e artigiani) ha indicato il bonus ristrutturazioni”.
Poiché le principali richieste da parte della committenza riguardano la modifica della distribuzione interna dei locali, il rifacimento del bagno, oltre a interventi di demolizione e ricostruzione, è chiaro che anche la distribuzione edile deve iniziare a fare il tifo perché la situazione dei bonus cambi il meno possibile.