Trascinati da Nord America e dall’Europa occidentale, da Medio Oriente e Cina, i produttori italiani di macchine e di attrezzature confermano un export con crescita in doppia cifra
Certi dati ci fanno capire quale sia la situazione congiunturale per il settore delle costruzioni in Italia e, parallelamente, come e quanto il prodotto nostrano sia appetibile all’estero. Succede per le imprese di costruzione nazionali che operano con successo (e quindi salvando fatturati e posti di lavoro) in tutto il mondo; succede con la produzione di macchine per le costruzioni con l’export che vola in doppia cifra nei mercati esteri.
Nei primi due mesi di quest’anno, infatti, i costruttori nazionali hanno venduto macchine e attrezzature all’estro per un controvalore di quasi 424 milioni di euro (+16,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno): dalle macchine movimento terra (+26,6%) a quelle per il calcestruzzo (+9,8%), dalle macchine per l preparazione degli inerti (+7,5%) alle macchine stradali (+62%) solo per fare qualche esempio, parliamo di una congiuntura decisamente favorevole.
Qualora dovesse ripartire anche il mercato nazionale, che per molti produttori rimane comunque imprescindibile, potremo davvero iniziare a parlare di ripresa, una ripresa che trascinerebbe anche materiali e sistemi costruttivi.