Il sistema nazionale delle infrastrutture è diventato una vera e propria emergenza nazionale. La speranza è che il nuovo governo comprenda la priorità degli interventi di messa in sicurezza
A quanto sembra, e in base alle premesse, pare che la formazione di un nuovo governo non sarà cosa semplice e rapida. In attesa e con la speranza di essere smentiti, l’Ance ricorda alla politica che la situazione delle infrastrutture degradate nel nostro paese è sempre critica: fra ponti e cavalcavia che possono crollare in qualsiasi momento (pare che siano circa 30mila) e la precaria situazione delle strade, oltre alla messa in sicurezza del territorio, di cose da fare ce ne sarebbero a volontà
Un piano di messa in sicurezza di quanto sopra elencato è quindi più che urgente: ponti, ferrovie, strade urbane, e così via, hanno la necessità di essere al più presto manutentate, e perché ciò accada è altresì indispensabile una risposta immediata da parte delle istituzioni. Posto che il discorso sicurezza è primario, è altrettanto evidente che un programma di manutenzione organizzato metterebbe in moto un indotto notevole, sia a livello di progettazione degli interventi, sia per quanto attiene all’apertura di nuovi cantieri.