Diminuisce la richiesta di mutui per le abitazioni, ma le compravendite sono in aumento. La ristrutturazione sarà immune al virus?
I tempi che stiamo tutti vivendo non permettono dettagliate analisi in prospettiva, ma sappiamo che il lavoro procede, soprattutto al Centro e al Sud, e anche in alcune zone del Nord. La frenata di città come Milano certamente provocherà ripercussioni nella congiuntura di settore, e probabilmente anche la ristrutturazione pagherà dazio.
Ma un altro dato è certo: nel mercato immobiliare diminuiscono le richieste di mutuo (-11,3%), anche se le compravendite sono in aumento (+5% il terzo trimestre 2019 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).
È evidente, ma lo sapevamo già, che il privato ha soldi da parte, ma non è allettato dai prodotti finanziari. Quindi, eccolo a investire di nuovo nel mattone, eterno bene rifugio.
Per la ristrutturazione le notizie continuano a essere buone, almeno sulla carta. Se poi i privati potranno andare nelle show-room a scegliere le finiture, e le imprese potranno aprire (o riaprire) i cantieri è un altro paio di maniche. Speriamo di poter presto tornare a ragionare in un regime di normalità.