La riforma del Codice degli appalti, dopo un primo momento difficile, rilancia il settore della progettazione. Sugli scudi i bandi dell’Anas, ma non solo
Uno dei principali termometri del mercato delle costruzioni è il settore della progettazione. Sebbene la richiesta di una progetto non significhi la certezza dell’apertura di un cantiere, e per i lavori pubblici i tempi sono comunque biblici, è ovviamente sempre meglio che queste richieste ci siano.
I dati forniti dall’Oice dicono che, per esempio, nel solo mese di dicembre 2017 l’Anas ha bandito 35 gare. In totale, nello stesso mese, di gare ne sono state bandite 327, per un valore di oltre 146 milioni di euro. Il confronto con o stesso mese di dicembre del 2016, l’incremento del numero di gare è del 34,6% in numero, e del 319% in valore.
Le prospettive sono quindi buone, perché gli esperti dicono che il trend dovrebbe essere ancora in crescita, anche se si dovrà fare attenzione al periodo preelettorale. E ai possibili rallentamenti della Pubblica amministrazione.
È però un dato di fatto che la riforma del Codice, accelerando le fasi di attuazione, stia finalmente favorendo anche le imprese di costruzione.