Per questo 2019, ormai a consuntivo, la produzione dell’arredobagno vede privilegiare i mercati esteri, mentre il fatturato Italia sarà simile a quello dello scorso anno
Sono queste le previsioni di Assobagno, associazione che rappresenta un settore che coinvolge quasi 400 industrie produttrici per circa 20 mila addetti, con un giro di affari annuo di oltre 2,7 miliardi di euro di cui il 47% destinato ai mercati esteri.
Il settore dell’arredobagno, entrato anche nel target della distribuzione edile, è supportato da nuovi spazi all’interno dei punti vendita che, come sappiamo, hanno favorito una presenza sempre maggiore del cliente privato.
La filiera più strettamente legata all’arredobagno è composta da operatori per lo più specializzati. Circa il 71% della loro produzione complessiva è destinato all’arredobagno. Tra quelli con una presenza consolidata sul mercato (nel 67% dei casi da più di 20 anni), una dimensione media aziendale di 47 dipendenti e un giro d’affari medio pari a 11,3 milioni di euro.
Le analisi del Centro Studi di FederlegnoArredo, in particolare, stimano in oltre 1.6 milioni il mercato potenziale (per numero di bagni) nel residenziale, composto per il 71% dalla ristrutturazione dei locali esistenti, per il 24% dal rinnovo di quelli in caso di compravendite e per il 5% dalle nuove costruzioni.
Dati interessanti arrivano invece dal settore ricettivo, con circa 1,1 milioni di bagni presenti nei 33 mila alberghi italiani, e dati positivi sulla crescita del settore: tra il 2017 e il 2018, +133 strutture di fascia alta (4-5 stelle) per oltre 22 mila posti letto. Solo negli ultimi 18 mesi, in Italia, sono state 75 le strutture alberghiere di nuova apertura o ristrutturate, per un totale di circa 9.100 bagni.