Un approfondimento sugli effetti dell’articolo 4 sulle ritenute del decreto fiscale, un vero e proprio salasso per le imprese e un pesante aggravio burocratico per la Pubblica amministrazione
Dopo l’intervento del presidente dell’Ance di cui abbiamo riferito qualche giorno fa con le nostre notizie, l’Associazione dei costruttori ha ribadito il concetto in Commissione Finanze della Camera dei deputati. In sostanza, come ha sottolineato Marco Dettori, vice presidente Ance con delega alla fiscalità, “va ritirata immediatamente la misura del dl fiscale che prevede che il versamento delle ritenute per i lavoratori dipendenti impiegati negli appalti e subappalti venga effettuato direttamente dal committente. Si tratta di una norma iniqua che rischia di avere conseguenze devastanti su imprese e Pubblica amministrazione”.
Ance stima, infatti, che questa misura determinerà un costo per le imprese pari a circa 250 milioni di euro all’anno e un’ennesima complicazione burocratica per il settore. Un impatto enorme per un sistema produttivo già stremato dallo split payment (2,4 miliardi di liquidità in meno), dai ritardati pagamenti della Pa (8 miliardi di arretrati), che unito all’impossibilità di compensare i contributi assistenziali e previdenziali con i crediti fiscali, sempre prevista all’art.4, mina la sopravvivenza delle imprese.
Se l’idea era quella di sollevare le imprese dal peso fiscale, per il momento non ci siamo proprio…