Nuove costruzioni ma anche ristrutturazione in senso lato. Sono 205 i milioni destinati agli asili e alle scuole materne che potranno essere utilizzati anche per il miglioramento dei servizi
L’idea di una possibile (e magari anche auspicabile) programmazione degli interventi sul patrimonio edilizio nazionale sarebbe una delle notizie più interessanti del decennio, e anche di più. Se ne parla sempre, ma non si concretizza mai per i motivi più disparati.
Quando poi in gioco ci sono le scuole, il discorsi si fa ancora più urgente, e l’edilizia scolastica – nella fattispecie asili e scuole materne – rimane uno degli obiettivi più sensibili.
Sono quindi stati stanziati 209 milioni di euro per un piano triennale che potranno essere destinati sia alla costruzioni di nuovi plessi, sia per le opere di ristrutturazione, messa in sicurezza e risparmio energetico di stabili di proprietà delle amministrazioni locali. Questi soldi dovranno anche in parte servire per migliorare l’efficienza dei servizi.