Gli spazi esterni, per essere vissuti al meglio, necessitano di soluzioni progettuali che li rendano fruibili, percorribili e praticabili in ogni stagione. In questo modo non dobbiamo preoccuparci se la pioggia rende fangoso il terreno. Con il giusto pavimento per esterno non avremo paura di sporcarci e al contempo saremo protetti da fenomeni di pericolosa scivolosità.
Vediamo insieme i materiali e la modalità per avere un pavimento per esterno di qualità.
Come detto precedentemente, il pavimento per esterno fornisce molti vantaggi come:
I materiali per le pavimentazioni esterne devono essere adatti da gestire appropriatamente le seguenti problematiche:
Il materiale che riveste il pavimento per esterno deve necessariamente rispondere a queste tematiche.
Per esempio, un materiale per esterno troppo poroso può assorbire molta acqua durante una pioggia. Se successivamente si verifica un abbassamento repentino della temperatura sotto la soglia degli zero gradi, l’acqua contenuta nel rivestimento, ghiacciando, può condurre ad una rottura per l’aumento repentino di volume.
Ulteriore criticità è lo scivolamento. In tal caso, per via dell’umidità esterna, le superfici esterne rischiano di essere viscide e quindi i materiali impiegati per le pavimentazioni esterne devono garantire una soglia minima di grip. A tal fine si può fare riferimento alla regolamentazione, quale per esempio la normativa DIN 51130, che ci indirizzano verso precisi requisiti.
Vediamo ora più da vicino tre tipologie di pavimentazione esterna.
Il pavimento per esterno in gres, presenta capacità meccaniche invidiabili a prezzi di acquisto contenuti per via del processo di lavorazione delle argille col quale viene ottenuto il materiale.
Senza dubbio, la pietra usata per realizzare pavimenti esterni costituisce un risultato di qualità e profonda suggestione. Fate attenzione però alla tipologia di pietra per rivestire il pavimento esterno. Infatti, alcune di queste trattengono molto male l’acqua e l’umidità.
Purtroppo però, buona parte delle rocce sedimentarie per costituzione fisica sono in grado di assorbire acqua, consumarsi, sfaldarsi, esplodere sotto l’effetto dell’acqua che si ghiaccia. Un esempio tipico di roccia sedimentaria è la pietra serena, la quale spesso viene commerciata e impiegata perché fa parte della nostra cultura costruttiva ed è anche relativamente economica.
Per quanto riguarda il cemento, o per meglio dire calcestruzzo, è molto utilizzato il pavimento autobloccante, composto sostanzialmente da elementi di dimensioni contenute e facili da posare.
I masselli autobloccanti per esterni devono essere posati all’interno di un perimetro fisso, quindi sarà necessario prevedere un cordolo in cemento (anche prefabbricato).
È da tenere presente che, dei tre tipi di prodotti sopra esposti per la realizzazione della pavimentazione esterna, il pavimento autobloccante e la pietra possono essere appoggiati direttamente a terra su un letto di sabbia. Mentre il gres ha bisogno, in linea di massima, di un massetto sottostante.
Avete mai pensato al legno come materiale per i vostri pavimenti esterni? Anche il legno costituisce un’ottima idea progettuale per l’esterno. Col suo calore e la sua eleganza conferisce qualcosa in più alla vista di chi osserva.
Il tema del legno per uso esterno è poco sfruttato per via soprattutto dell’acqua.
A tale proposito, vi possiamo rassicurare: per i pavimenti esterni vengono impiegati dei legni molto resistenti agli agenti atmosferici, capaci di gestire la presenza di forte umidità, come per esempio il pavimento in teak, lo stesso che viene impiegato anche come rivestimento per le barche!
Concludiamo con uno sguardo ai prezzi dei pavimenti per esterno in gres e realizzati con la pietra.
Per l’acquisto dei materiali per il pavimento esterno esistono prezzi di riferimento diversi, in base alla tipologia su cui ricade la scelta.
Un pavimento esterno in gres porcellanato può avere un range molto ampio. Invece, se scegliamo un formato di pavimentazione simil parquet di 20 x 230 cm con un effetto davvero realistico, possiamo giungere a spendere 60-80 euro a metro quadrato. Allo stesso tempo, se la nostra ricerca si risolve positivamente potremmo trovare un articolo simile di lunghezza inferiore, intorno ai 140 cm, e magari di seconda scelta, con alcuni elementi fuori squadro, a 25 euro a metro quadrato.
Come regola generale, si trovano pezzature diverse a prezzi anche più bassi. Considerando 25 euro a metro quadrato circa per la posa, potremmo spaziare dai 35-40 euro a metro quadrato per la fornitura e posa in opera ai 100 euro a metro quadrato.
La pietra per il pavimento esterno può costare cara. Una lastra di arenaria raggiunge i 40-60 euro a metro quadrato o più a secondo degli spessori e della qualità. Una pietra più compatta, sale anche di 30 o 40 euro, ma potremmo trovare di molto più caro. Per la posa della pietra facciamo riferimento a un pavimento classico. Anche se sarebbero necessarie specifiche considerazioni, come termine di paragone può andare bene. Ecco quindi che ci attestiamo su una forbice di 65-140 euro a metro quadrato.
Per quel che riguarda il prezzo degli autobloccanti possiamo dire che vanno dai 35 euro a mq per fornitura e posa in opera con una forbice anche consistente più o meno di 30 – 40 per cento.
Il legno teak ha moltissima variabilità in base alle pezzature, un esempio? 60 – 100 euro al metro quadro più la posa che si aggira intorno ai 13 – 20 euro a mq.
I prezzi sono da intendersi iva esclusa.
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