Se avete avuto a che fare con una ristrutturazione almeno una volta nella vita vi sarà capitato di dover scegliere quale isolante fosse meglio per la vostra situazione. Vi sarete dunque trovati davanti ad un panorama piuttosto ampio di scelta.
Cerchiamo di analizzare insieme quante tipologie di pannelli isolanti esistono, le loro caratteristiche principali e i loro impieghi per poter scegliere correttamente le soluzioni più adatte.
In commercio sono presenti diverse tipologie di pannelli isolanti, che vengono suddivisi a seconda della composizione di base da cui vengono ricavati.
Vediamo nel dettaglio quali sono e da che prodotto derivano.
Senza alcun dubbio i pannelli isolanti più noti sul mercato sono quelli di lana di vetro e lana di roccia.
Entrambi i materiali sono il risultato di un processo produttivo che parte dalle materie prime naturali, come vetro e sabbia (lana di vetro) o direttamente dalla roccia (lana di roccia), mescolati e fusi fino ad ottenere una miscela lavorabile di fibre dalla quale sono prodotti pannelli o rotoli.
Ma cos’è la lana di roccia? Innanzitutto ha proprietà termiche e acustiche elevate ed è utilizzata soprattutto come isolante per pareti interne o per i solai di calpestio, ad esempio tra un piano e un altro di un condominio, poiché, essendo fonoassorbente, riduce i rumori.
Inoltre è un materiale ignifugo con un’alta resistenza al fuoco.
Anche la lana di vetro ha elevate proprietà acustiche, ma, rispetto alla lana di roccia, presenta una minore capacità termica.
Ciò che distingue i pannelli isolanti in lana di vetro (materiale di origine inorganica) dalle altre tipologie è che sono inattaccabili da insetti e altri organismi.
Ecco perché il loro impiego più comune è nelle pareti che presentano muffa o umidità.
Polistirene e poliuretano sono due composti sintetici per i pannelli isolanti.
Il polistirene, conosciuto anche come polistirolo espanso (EPS) è un polimero termoplastico.
È possibile trovarlo sotto forma di sferette di piccola dimensione, utilizzate prevalentemente per gli imballaggi, oppure in pannelli a scopo di isolante termico.
Esistono due tipi di polistirene espanso, EPS e XPS.
Il poliestere espanso sinterizzato ha una struttura a celle chiuse, dovuta al processo di sinterizzazione, durante il quale le perle di polistirene espanso si legano fra di loro creando una struttura omogenea.
È un materiale rigido ad alta densità ma a basso peso. Proprio per la sua conformazione, che presenta quasi il 98% d’aria al suo interno, è utilizzato come isolante termico ad alte prestazioni.
Inoltre, è riciclabile e resistente all’umidità.
Il polistirene espanso estruso presenta una solida struttura a celle chiuse che non permette di assorbire acqua piovana e umidità. Ha un’alta resistenza a compressione. Generalmente viene usato in ambienti umidi o a contatto con il terreno.
È impiegato anche nella realizzazione di pannellature sandwich isolanti (il cosiddetto isolamento termico a cappotto). Inoltre può essere usato da solo o in accoppiata con cartongesso, pannelli di legno o laminati in plastica e/o metallici per isolare anche pavimenti, pareti o soffitti.
Il poliuretano indica invece una vasta famiglia di polimeri in cui la catena polimerica è costituita di legami uretanici. Si possono trovare sia in schiuma che in pannelli.
Per l’edilizia vengono prodotte diverse tipologie di pannelli, per adeguarsi meglio alle varie richieste.
I pannelli in poliuretano espanso rigido con rivestimenti flessibili sono realizzati con spessori diversi e con diversi tipi di rivestimento.
Possono avere un rivestimento organico, come carta o cartone, oppure inorganico, a base di fibre minerali o multistrato.
I pannelli in poliuretano con rivestimenti flessibili sono impiegati per isolare pareti, pavimenti, coperture o per realizzare l’isolamento dei condotti per l’aria.
In questa categoria rientrano i “pannelli sandwich”, utilizzati per le strutture in legno, nello specifico per i pannelli in XLAM, un modo innovativo di costruire a secco in ambito architettonico.
Il loro impiego è dunque principalmente rivolto alla coibentazione di pareti interne divisorie e per eseguire cappotti interni ed esterni.
Una tra le soluzioni più efficaci per le pareti interne delle abitazioni è quella che vede accoppiati i pannelli isolanti e il cartongesso.
In commercio sono disponibili pannelli già accoppiati fra di loro, con specifiche capacità termiche ed acustiche.
Sono facili da montare: alcuni si possono anche incollare direttamente al muro esistente per aumentarne le prestazioni.
Inoltre, sono prodotti in diversi formati e spessori, potendo risolvere anche eventuali problemi di ingombro.
Se, ad esempio, state cercando soluzioni economiche per isolare acusticamente una stanza, quella dei pannelli accoppiati potrebbe rivelarsi l’opzione più adatta e più veloce da realizzare per ridare un nuovo aspetto all’ambiente, non solo in termini estetici ma anche funzionali.
Il costo di queste lastre varia in base a dimensione e spessore e si aggira intorno ai 20/30 euro a lastra.
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