La scelta del miglior materiale per un cappotto termico esterno è fondamentale per la resa finale della vostra abitazione. Per questo motivo è bene affidarsi sempre ad un professionista che vi sappia consigliare la scelta migliore per voi.
Ma se dovessimo scegliere alcuni materiali per il cappotto termico esterno, quali caratteristiche dovrebbero avere?
La scelta più complicata per definire il miglior materiale per un cappotto esterno riguarda l’isolante termico.
Non è possibile dire quale sia l’isolante migliore in assoluto per realizzare un cappotto termico esterno poiché la scelta dell’una o dell’altra tipologia dipende da diversi fattori.
Dobbiamo valutare in che luogo si trova l’edificio, quali temperature vengono raggiunte, quanto spessore dovrà avere lo strato isolante per adeguare la struttura affinchè sia conforme alle normative o soddisfi i requisiti per i quali si sta intervenendo.
Ci sono alcuni parametri però che possono essere presi in considerazione per determinare quale sia per voi il miglior materiale per un cappotto esterno.
Vediamo insieme quali fattori possono influenzare le vostre scelte:
Uno spessore maggiore significherà maggior potere isolante, poiché il flusso termico dovrà attraversare più massa. Di contro un maggior spessore potrebbe non essere funzionale in corrispondenza delle aperture creando sporgenze che possono diminuire il flusso luminoso all’interno dell’ambiente
È una proprietà intrinseca del materiale. È identificata comunemente con la lettera lambda (ƛ). Minore è il suo valore maggiore sarà il suo potere coibentante
Con questo termine si indica il tempo che impiega il calore o il freddo a passare attraverso il materiale isolante e a raggiungere gli ambienti interni. Si deduce quindi che maggiore è lo sfasamento termico migliore sarà la resa del materiale
Si prende in considerazione anche la traspirabilità del materiale dato che tanto è più piccolo questo valore più sarà efficace contro la formazione di condensa e/o muffa. Il potere traspirante di un materiale si misura con la lettera µ.
La varietà dei materiali isolanti è davvero tanta, la scelta è solo vostra!
Esistono, come ben sappiamo, diverse tipologie di isolanti.
La loro classificazione commerciale deriva dalla loro origine:
Sono estremamente diffusi, versatili ed economici. Hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo, sono facili da posare e hanno una durata nel tempo intorno ai 40 anni. Fanno parte di questa categoria il polistirolo espanso (EPS), il polistirene estruso (XPS) e il polietilene espanso (PE). È possibile trovarli in diverse forme (pannelli, rotoli, schiume)
Sono materiali che garantiscono alte prestazioni, per questo sono largamente impiegati in edilizia. Sono scelti soprattutto per la loro resistenza agli agenti atmosferici, alle muffe e ai funghi. Sono ignifughi e durevoli. Fanno parte di questa categoria la lana di vetro, la lana di roccia e la perlite espansa. Anche questi si trovano in formati differenti ma sono utilizzati per lo più in pannelli ad alta densità
La scelta di questa tipologia di isolante avviene quando oltre alle caratteristiche specifiche di isolamento si valuta anche l’impatto che l’utilizzo di questi materiali avrà sull’ambiente.
Gli isolanti di origine naturale sono rinnovabili ed ecosostenibili, riciclabili e biodegradabili, e sono realizzati attraverso processi produttivi non dannosi per l’ambiente e per l’uomo.
In questa categoria troviamo la fibra di legno e il sughero. Hanno grande durevolezza, un’ottima capacità termica ed acustica, ma sono anche i più costosi sul mercato.
La scelta di un buon isolante farà sicuramente la differenza per il vostro cappotto esterno, ma il consiglio è quello di affidarsi anche ad un tecnico competente che sappia valutare i giusti bilanciamenti delle grandezze.
Intervenendo su una facciata è bene porre l’attenzione anche sull’estetica che avrà una volta terminati i lavori.
Ma quali materiali si possono utilizzare come rivestimento per un cappotto esterno?
Il rivestimento più diffuso e conosciuto è senza alcun dubbio l’intonaco. Che sia liscio, ruvido, bianco o colorato, ovunque posiamo il nostro sguardo vedremo l’intonaco che ricopre le facciate degli edifici.
Anche per quanto riguarda il cappotto termico è nettamente il materiale più utilizzato come strato superficiale in facciata.
La scelta, al di là del costo che risulta essere più basso in confronto ad un qualsiasi altro rivestimento, sta anche nelle possibilità che vengono concesse a chi decide di effettuare un cappotto termico.
Infatti in alcune zone non è possibile mutare l’aspetto della facciata, anche solo per una scelta estetica comune, come ad esempio in un complesso residenziale dove ogni condominio ha lo stesso colore.
L’intonaco dunque rientra nella lista dei migliori materiali per cappotto esterno: i vantaggi che derivano da questa scelta sono molti in termini di praticità e funzionalità.
Diamo uno sguardo ai prezzi al mq dei principali materiali utilizzati per il cappotto esterno:
Il materiale utilizzato per l’isolamento termico è uno degli elementi che maggiormente incide sulla definizione del costo dell’intervento. Dai pannelli sintetici come il polistirene e la lana di vetro fino alle fibre naturali.
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