Di fatto, con la crisi economica e dell’edilizia, il mercato immobiliare è rimasto bloccato e numerosi sono gli appartamenti abitativi sfitti.
In questi ultimi anni, in particolar modo col fenomeno della massiccia immigrazione giunta in Italia dalle coste del Nord Africa, la nostra penisola viene ad essere abitata abbondantemente da famiglie che giungono nel nostro paese per una nuova vita e molti di esse trovano la possibilità di abitare in un buon numero degli appartamenti vuoti di cui abbiamo sopra parlato. Alcune importanti città italiane sono maggiormente interessate da questo processo, poiché grandi, ampie, piene di possibilità, ambite. Fra queste senza dubbio una delle più importanti è Milano.
È in questo contesto che emerge la necessità della cosiddetta idoneità alloggiativa.
Vediamo assieme di cosa si tratta, come si ottiene, che cosa permette di ottenere una volta che la si possiede.
L’idoneità alloggiativa è un documento col quale si attesta che l’appartamento in questione ha tutti i requisiti necessari per ospitare delle persone al suo interno ed in particolare specifica il numero massimo di persone accoglibili.
Infatti, oltre ad alcuni requisiti come la superficie vetrata minima per garantire l’illuminazione e il ricambio d’aria, la sicurezza degli impianti e via dicendo, uno spazio abitativo deve presentare una superficie minima per ogni abitante al suo interno. Normalmente il rapporto è il seguente:
In questo modo, si avrà la possibilità di sapere a quante persone è possibile affittare l’appartamento. Se dovese presentarsi un controllo dell’azienda sanitaria locale atto a verificare le condizioni di igiene e salubrità degli ambienti, non potranno essere presenti con regolare contratto un numero di persone superiore al numero indicato dal documento.
Il cittadino straniero extracomunitario, dotandosi del certificato di idoneità alloggiativa, è in regola e può così richiedere con pieno diritto:
Se siete interessati ad ottenere il certificato di idoneità abitativa, dovete recarvi presso gli uffici del comune dove intendete ottenere il documento. Se siete a Milano questo dipenderà dalla zona interessata. Talvolta è necessario dirigersi all’ufficio immigrazione, talvolta lo stesso ufficio tecnico dell’edilizia privata può direttamente rilasciarlo.
Per poterlo ritirare proprio a Milano dovete presentarvi con quanto elencato a seguire:
In caso l’appartamento sia inferiore ai 29 mq, allora è necessario il sopralluogo di un professionista abilitato, nella fattispecie del collegio dei geometri di Milano, che possa verificare i requisiti igienico-sanitari minimi.
Tramite l’idoneità abitativa è possibile ottenere la carta di soggiorno. In questa sede specifichiamo però che spesso carta di soggiorno e permesso di soggiorno sono confusi o utilizzati in modo improprio. Pertanto facciamo chiarezza sul fatto che, anche se spesso sentirete parlare di carta di soggiorno, dal 1° aprile 2017 tale documento è stato sostituito dal permesso di soggiorno.
Come accennato l’idoneità alloggiativa è necessaria per l’ottenimento del ricongiungimento familiare. Nello specifico di cosa si tratta? Concludiamo con una piccola spiegazione specifica in merito.
Il ricongiungimento è un istituto riconosciuto a favore dei cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in territorio italiano col quale il cittadino extracomunitario dotato di permesso di soggiorno CE di lungo periodo e comunque non inferiore ad un anno rilasciato per motivi lavorativi può richiedere l’ingresso di familiari residenti all’estero. I parenti per i quali è possibile richiedere il ricongiungimento sono:
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