La situazione contingente rende pressoché impossibile il normale svolgimento delle opere, più che altro per problemi di logistica e di organizzazione generale
L’Associazione dei costruttori evidenzia alcune problematiche che rendono praticamente impossibile il normale svolgimento dei lavori: impossibilità di reperire dispositivi di protezione individuale; impossibilità di assicurare servizi di trasporto, vitto e alloggio agli operai in trasferta; respingimenti ai posti di blocco del personale e dei materiali diretti ai cantieri, subappaltatori, fornitori e personale della committenza che non si presenta nei luoghi di lavoro.
“Di fronte a queste negatività, e nel rispetto delle indicazioni contenute nel DPCM dell’11 marzo e vista l’impossibilità di assicurare in tutti i cantieri le indispensabili misure di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori – sottolinea l’Ance – con grande senso di responsabilità ci troviamo costretti a chiedere un provvedimento che consenta di poter sospendere i cantieri, fatte salve le situazioni di urgenza ed emergenza. Dobbiamo prendere atto che non ci sono le condizioni per poter proseguire”.