Una delle domande più frequenti nell’ultimo periodo riguarda la possibilità di ottenere la detrazione fiscale diretta per l’utilizzo di un Bonus per le ristrutturazioni edilizie. Ad oggi esistono due alternative alla detrazione: la cessione del credito e lo sconto in fattura. Vediamo insieme cosa prevede quest’ultimo, chi ne può usufruire e come funziona.
Lo sconto in fattura viene utilizzato in alternativa alla detrazione fiscale per tutti i Bonus eccetto il Bonus mobili.
Questo perché lo sconto in fattura è legato alla cessione del credito e l’unico che non gode di questa tipologia di detrazione è appunto il Bonus mobili.
Lo sconto in fattura viene applicato ogni qualvolta lo si richieda all’impresa che effettua i lavori o al fornitore al quale ci si rivolge per il materiale o il prodotto desiderato.
Si applica nell’eventualità in cui vengano effettuati gli interventi, come riportati dal Decreto Legge 19 maggio 2020, convertito in legge 17 luglio 2020 n. 77, con l’attuazione degli articoli 119 e 121, che riguardano:
Per gli interventi appena descritti può essere richiesto lo sconto in fattura, anche ad ogni stato avanzamento lavori (SAL), ad eccezione degli interventi che fanno riferimento al d.l. 34 del 2020, per i quali non possono essere fatti più di due SAL e ciascuno di essi dev’essere per almeno il 30% del medesimo intervento.
Nel caso del Superbonus 110 % l’esercizio dell’opzione relativo allo sconto in fattura si porta dietro una serie di adempimenti che è bene conoscere per non perdere la possibilità di richiederlo.
Infatti:
È bene ricordare che le asseverazioni devono essere rilasciate una volta terminati i lavori, o, in alternativa, se richiesto, ad ogni stato avanzamento lavori.
Inoltre, le asseverazioni e il visto di conformità riguardano solo ed esclusivamente il Superbonus del 110 %.
Optare per lo sconto in fattura porta con sé una serie di importanti vantaggi.
Infatti, a differenza della classica detrazione fiscale, di cui è possibile usufruire mediante rate spalmate su 10 anni (5 per il Superbonus), lo sconto in fattura è immediato.
Ciò significa che per un importo pari a 5.000 euro, avvalendosi del Bonus casa al 50% e chiedendo lo sconto in fattura, si potrà pagare solamente la metà dell’importo previsto, ovvero 2.500 euro.
In caso contrario, al momento del pagamento di un intervento sotto agevolazione Bonus casa (o altri) si dovrebbe pagare l’intero importo per poi vedersi scalare in 10 anni una cifra di importo pari a 2.500, ovvero la metà dell’importo totale, dalle tasse annue.
Una volta scelta l’opzione dello sconto in fattura è necessario comunicarlo all’Agenzia dell’entrate. Come farlo? Vediamolo insieme.
Che si tratti di interventi eseguiti sulle singole unità immobiliari o di interventi realizzati sulle parti comuni degli edifici è sufficiente collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate e compilare il modulo denominato “Comunicazione dell’opzione relativa agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, rischio sismico, impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica”.
La comunicazione può essere effettuata solamente per via telematica e deve essere inoltrata entro e non oltre il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese che danno diritto alla detrazione.
Per quanto riguarda i condomini, la comunicazione deve essere inviata dall’amministratore di condominio oppure, se non fosse presente o per diversa scelta, da un intermediario, avvalendosi del servizio web presente nell’area riservata del sito dell’Agenzia dell’Entrate.
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