Vivere il sottotetto è ormai una scelta consueta: sempre più spesso infatti si vuole o si ha la necessità di ricavare una stanza in più nella mansarda. Che sia per una camera da letto, uno studio o una stanza dei giochi per i bimbi, l’idea include quasi sempre anche la realizzazione di un bagnoin mansarda.
Ecco quindi 3 cose da sapere prima di creare il bagno in mansarda:
Per poter creare il bagno in mansarda è bene assicurarsi che il sottotetto sia abitabile. Ma quando si può definire “abitabile” un sottotetto? Vediamo di seguito quali sono le altezze minime per abitabilità.
L’altezza minima di un mansardato deve tenere conto di due valori:
Si parla di altezze medie per avere un’idea generale delle altezze ammissibili. Inoltre è bene sapere che ogni regione, e a volte ogni comune, ha dei regolamenti ad hoc che precisano le altezze minime da considerarsi per il recupero del sottotetto. Queste possono essere superiori o inferiori a quelle medie sopra riportate. Cercate quindi di affidarvi sempre a professionisti esperti che possano aiutarvi a non commettere errori e ad ottenere i permessi per la realizzazione dell’intervento.
Esiste, già a livello generale, una differenza per quanto riguarda le altezze degli edifici che si trovano in zone montane:
Anche in questo caso regioni o comuni comprendenti comunità montane potrebbero avere normative differenti. È bene dunqueconsultare i regolamenti edilizi del vostro comune prima di iniziare a progettare un bagno in mansarda.
Anche l’illuminazione potrebbe riservare sorprese nel creare un bagno in mansarda. Infatti, come accade per le altre stanze della casa, è obbligatorio soddisfare il RAI, ossia il rapporto aeroilluminante, che determina di quanta luce naturale ha bisogno l’ambiente che stiamo realizzando.
Da normativa nazionale (art.5, decreto ministeriale n.190 del 5 luglio 1975) il RAI è di ⅛: ciò significa che la bucatura o il lucernario posto sul tetto devono avere una superficie in metri quadri pari o superiore ad ⅛ di quella della superficie pavimentata del bagno.
Facciamo un esempio pratico. Se la superficie pavimentata del vostro bagno è pari a 4 metri quadri, per sapere quanto grande dev’essere la finestra, affinché sia soddisfatto il rapporto aeroilluminante, dovrete calcolare ⅛ di 4, ovvero 0,5 metri quadri. Saprete quindi che l’area della vostra finestra o del vostro lucernario non potrà essere inferiore a questa dimensione, altrimenti non avrete l’agibilità del sottotetto.
Anche nell’ambito dell’illuminazione esistono differenze a livello regionale. Un esempio è la Toscana, che porta il rapporto aeroilluminante a 1/16 della superficie pavimentata rispetto al limite normativo nazionale di ⅛ di SP.
Per creare un bagno in mansarda bisogna effettuare delle comunicazioni o chiedere dei permessi al comune.
Vediamo in quali casi è possibile optare per una comunicazione piuttosto che per un permesso comunale.
La realizzazione del bagno in mansarda potrebbe rientrare semplicemente nelle opere di manutenzione straordinaria (Art.3, lettera b) Testo Unico dell’Edilizia, DPR 380/2001) che si divide in:
In altri casi, o per interventi di grandi dimensioni o per regolamenti edilizi che lo richiedono espressamente, creare un bagno in mansarda ricade nell’ambito del Permesso di Costruire (art.3, lettera d) ed e) Testo Unico dell’Edilizia, DPR 380/2001), che comporta nella maggior parte dei casi oneri di costruzione da pagare al comune tramite PagoPA.
Infine, se pensate di avere tutte le carte in regola per creare un bagno in mansarda non resta che sbizzarrirvi per ricercare le più originali idee per arredare bagno in mansarda, così come le tinte più adeguate al vostro ambiente e gli accessori per renderlo bello, comodo e funzionale. Vuoi avere maggiori informazioni sull’argomento? Contattaci qui o richiedi il consiglio dei nostri specialisti!
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