Presentato l’Osservatorio Congiunturale dell’ANCE sull’andamento del settore delle costruzioni: come era prevedibile, percentuali in forte calo, ma anche prospettive più che ottimistiche per questo 2021.
Arriva puntuale la Congiunturale dell’ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili – e con essa la fotografia poco lusinghiera dell’andamento del mercato nel contrastato 2020. Le stime per gli investimenti in nuove abitazioni è una flessione del 12,5% in termini reali rispetto al 2019. Tale diminuzione che interrompe un andamento positivo iniziato nel 2017, sottende un duplice effetto: il progressivo riavvio dell’attività produttiva nel corso della seconda parte dell’anno – conclusa la fase di lockdown (marzo – aprile) per contenere e gestire l’emergenza pandemica accanto, tuttavia, al persistere di un atteggiamento ancora incerto e prudenziale verso nuovi investimenti soprattutto da parte delle famiglie, sempre in considerazione della recrudescenza della pandemia a partire dalla fine di ottobre scorso e le conseguenti misure di contenimento previste. Gli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo, giunti a rappresentare circa il 37% del valore degli investimenti in costruzioni, che in questi anni di crisi avevano sostenuto il mercato, registrano un primo segno negativo (-9,8%).
Su tale risultato incide, oltre l’emergenza sanitaria, anche lo stato di attesa da parte di tutti gli operatori per l’effettivo decollo degli interventi legati al Superbonus 110%. Quest’ultimo ha suscitato, infatti, grande interesse sia da parte delle famiglie che da parte delle imprese. In questo senso, i risultati di un’indagine condotta dall’Ance nel mese di novembre 2020, presso le imprese associate, confermano che il tessuto imprenditoriale operante nel settore ha delle aspettative molto elevate circa le potenzialità della misura. Ben il 40% delle imprese, infatti, dichiara di avere già nel proprio portafoglio ordini interventi legati al Superbonus, grazie ai quali si prevede, per il prossimo anno, un incremento di fatturato di circa il 10%.