La porta scorrevole è una soluzione tecnologica molto interessante perché ci consente di risparmiare spazio. Mentre le porte normali si aprono e si chiudono ruotando attorno ad una cerniera cilindrica verticale e quindi occupando lo spazio antistante, la porta scorrevole slitta sul proprio piano azzerando l’ingombro poiché si adagia nella parete stessa. A tal proposito è importante ricordare che, proprio per questo, la porta ha bisogno di una parete sufficientemente ampia per essere alloggiata. Vediamo assieme l’argomento parlando del controtelaio della porta scorrevole, ovvero la reale struttura che permette il funzionamento di questo sistema.
Come funziona la porta scorrevole?
Di fatto, trattasi di un sistema basato su un movimento di tipo traslatorio e non rotatorio. Ovvero, come accennato, l’anta non ruota attorno alle cerniere ma scivola su un binario che la porta a scomparire all’interno del muro.
Come avviene tutto ciò?
Di fatto, il tutto si basa sulla presenza di un controtelaio, o per meglio dire un sistema che permette all’anta di rimanere appesa ad un binario sul quale può slittare e in questo modo aprirsi e chiudersi. Nell’aprirsi, l’anta scompare. Ovvero, entra all’interno del controtelaio murato all’interno del muro.
Ma questo come si compone?
Di fatto, lo possiamo figurare come un oggetto con dimensioni di altezza e larghezza molto sviluppate e lo spessore del tutto compatto. Infatti, deve alloggiare la porta ma al contempo scomparire nello spessore del muro.
Sulla parte sommitale del controtelaio c’è un binario al quale viene agganciata la porta libera di scorrere.
Quindi, il controtelaio è diviso verticalmente in due parti speculari fra loro. Una vuota e una piena.
Una parte che è proposta ad accogliere la porta quando è aperta. E quindi è costituita dalla sola cornice in acciaio che gira attorno alla porta. Quando si apre la porta, questa parte rimane del tutto vuota poiché è il vano attraverso il quale si passa per entrare e uscire dall’ambiente interessato.
L’altra parte, invece, presenta due lamiere staccate fra loro e con al loro interno un’intercapedine dove si inserisce la porta aprendosi. Di fatto esse sono complanari alle due facciate della parete e, una volta finita l’opera, non si percepirà soluzione di continuità alcuna tra controtelaio e resto del muro. Quindi, si percepirà solo una parete con all’interno il vano della porta.
A seconda che siamo in presenza di un muro in mattoni o altra tecnologia, le lamiere di cui abbiamo parlato sono progettate in modo diverso.
Nel caso del muro in mattoni esse, proprio perché sono preposte ad accogliere l’intonaco di finitura, vengono prodotte con una griglia metallica che raccoglie più facilmente l’intonaco per portare a finitura perfetta le superfici.
Nel caso di pareti in cartongesso, invece, non è prevista l’intonacatura delle lamiere e quindi esse sono costituite in modo più semplice per interfacciarsi alle lastre di cartongesso.
Ovvero, le lastre vengono avvitate sul controtelaio il quale scompare e nuovamente rimane un’unica parete pulita e omogenea.
Infine, come spesso facciamo, gettiamo uno sguardo sui prezzi del prodotto.
Possiamo affermare che esiste un range abbastanza importante al riguardo, poiché possiamo scegliere un articolo più competitivo in termini economici ma con caratteristiche di pregio minore, oppure un articolo più di qualità e performante.
Entrambi funzioneranno bene, ma la differenza si sentirà su durevolezza e stabilità dei componenti.
Ciò chiarito, possiamo dire che i prezzi per una porta classica dimensioni 80×210 centimetri, per il solo controtelaio, vanno dai 100-125 ai 250-300 euro.
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