Il cartongesso è un prodotto dagli utilizzi fra i più svariati e risulta davvero una risorsa vincente in molteplici occasioni. Mentre già ad inizio ‘900 veniva utilizzato in America, in Italia abbiamo cominciato a servircene con assiduità solo a partire dagli anni ’60. Il suo nome prende origine dalla sua composizione. Trattasi infatti di lastre di gesso compattato unite a strati di cartone disposti sui due lati per contenerlo.
Per la sua grande versatilità nell’edilizia e nel design, ha avuto una forte diffusione e col tempo si è cercato di ottenere prodotti sempre più avanzati, quali per esempio il cartongesso resistente all’umidità e all’acqua.
Un’applicazione funzionale e di design molto in voga è quella dei controsoffitti in cartongesso. Vediamo assieme tutti i lati positivi di tali soluzioni, facendo le opportune considerazioni sui pro, i contro e i costi da sostenere.
In una precedente occasione abbiamo parlato assieme di “Come montare il cartongesso per avere controsoffitti e contropareti a regola d’arte”. Oggi facciamo un focus sui controsoffitti in cartongesso, senza mancare però di introdurre dapprima il materiale e le sue funzioni.
Come accennato trattasi di pannelli di gesso pressato e protetto sui due lati da due film di cartone. Essendo il gesso un materiale altamente presente in natura e dalla produzione abbondante e ormai standardizzata, il costo delle lastre di cartongesso è ormai abbastanza competitivo.
Si possono trovare molteplici misure in commercio per quanto riguarda larghezza e altezza dei formati:
I formati sono talvolta dipendenti anche dall’azienda produttrice, ma per la maggiore nel mercato si riscontra il pannello 120×200 cm. Lo spessore è, invece, generalmente standard: 12 mm o 1.2 cm che dir si voglia.
I pannelli vengono fissati sui profili metallici in acciaio sottilissimi: l’acciaio conferisce resistenza alla struttura, l’esiguità dello spessore del profilo assicura leggerezza.
I modi in cui servirsi del cartongesso sono numerosissimi e di grande utilità. Le principali idee che vi suggeriamo per le applicazioni del cartongesso sono le seguenti:
In particolar modo l’ultima proposta ci riguarda da vicino.
Molto spesso il passaggio degli impianti elettrici può essere difficoltoso. Soprattutto se, durante le lavorazioni, non abbiamo la possibilità di eseguire lavori in traccia nel piano di calpestio: ovvero non possiamo rovinare il pavimento, tracciando il massetto o demolendolo tutto per poi gettarlo nuovamente una volta fatti passare gli impianti.
In questo caso, se abbiamo le altezze sufficienti, possiamo abbassarci qualche decina di centimetri dal solaio soprastante e ricreare un piano di cartongesso che diventerà il nuovo plafone. Nell’intercapedine rimasta transiteranno cavi e quant’altro e apporremo quindi sul plafone i punti luce che più ci piacciono o laddove è più consono. Ovviamente possiamo anche tentare giochi di design fra i quali:
Concludiamo ora con un orientamento sul costo del cartongesso.
La procedura di realizzazione e montaggio del cartongesso per creare una controsoffittatura prevede:
Con le dovute considerazioni volte alla contestualizzazione dell’opera, tra le quali il contesto geografico in cui operiamo, se ci troviamo in città o in un paese in cui il costo della vita è meno caro e quant’altro, il prezzo del cartongesso al mq può andare dai 35 ai 65 euro lordi.
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