L’anno scorso l’energia solare ha passato un momento difficile in Europa. Gli incentivi per aumentare la capacità solare sono diminuiti mentre le compagnie locali continuano a sforzarsi di competere contro l’importazione di fotovoltaico a basso prezzo dalla Cina. Nonostante la recente crisi finanziaria, tuttavia, l’energia solare, come dichiarato in un resoconto recentemente rilasciato dalla Commissione Europea, continua a fare balzi in avanti in Europa: un aumento pari a 280 volte tra il 2000 e il 2011. Un settore che ha contribuito alla rete energetica europea con 185 megawatt di energia nel 2000, ha rapidamente raggiunto il picco e continuerà il suo boom globale.
L’Europa genera ora 52 gigawatts di energia solare, che è ancora solo il 2% della produzione totale di energia del continente, ma abbastanza, secondo varie fonti, per soddisfare il fabbisogno energetico dell’Austria. E nonostante le continue notizie di una depressione economica, che si sono diffuse dall’Atlantico alla Russia, due terzi delle istallazioni fotovoltaiche nel mondo erano situate proprio in Europa nel 2011. Dopo gli Usa ($48 miliardi) e la Cina ($45.5 miliardi), Germania e Italia sono i maggiori investitori del mondo nel solare, con le rispettive somme di 35 e 30.6 miliardi di dollari.
E dal momento che nazioni più piccole, come Bulgaria, Grecia e persino la Slovacchia, assistono alla costruzione di istallazioni fotovoltaiche, i recenti problemi nel mercato europeo del solare si confermano solo un singhiozzo nel lungo percorso, piuttosto che la prova del fatto che il mercato stia svanendo.
Per approfondire: tripleundit.com
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