Il Bonus Ristrutturazione è stato confermato anche per il 2022: ma come funziona la detrazione del 50%? Come vengono rimborsate le detrazioni ristrutturazione al contribuente? Dai lavori ammessi fino ai nuovi adempimenti Antifrode per la cessione del credito e lo sconto in fattura, scopriamo tutte le novità in arrivo.
Il Bonus Ristrutturazione è stato confermato anche per il 2022: ma come funziona la detrazione del 50%? Come vengono rimborsate le detrazioni ristrutturazione al contribuente? Dai lavori ammessi fino ai nuovi adempimenti Antifrode per la cessione del credito e lo sconto in fattura, scopriamo tutte le novità in arrivo.
Con l’arrivo della nuova Legge di Bilancio arriveranno anche le proroghe per diversi bonus edilizi in scadenza a fine 2021.
Conferme che da un lato aiutano a stabilizzare nel tempo i benefici fiscali per consentire ai cittadini di portare avanti le ristrutturazioni edilizie, e dall’altro contribuiscono a incentivare e accelerare la transizione green nel nostro Paese.
Accanto alle buone notizie – come la proroga al 2023 del Superbonus per condomini e IACP – troviamo anche qualche ridimensionamento in termini di aliquote, tetti e beneficiari.
In questo articolo vedremo quali sono i principali cambiamenti e come vengono rimborsate le detrazioni per la ristrutturazione edilizia dal 2022, con particolare focus su:
La Legge di Bilancio 2022 è ancora in fase di approvazione, pertanto l’ufficialità di quanto annunciato si avrà solo dopo la pubblicazione definitiva del provvedimento.
Tuttavia, da ciò che trapela, sono diverse le conferme e le proroghe disposte per i Bonus casa nel 2022:
Per il Bonus Ristrutturazione, che insieme al Superbonus rappresenta lo strumento più importante a disposizione dei contribuenti per risparmiare sulle ristrutturazioni edilizie, il Governo ha disposto non solo la conferma per tutto il 2022 dell’aliquota del 50% per un tetto massimo di 96.000 euro ad unità abitativa, ma anche l’ulteriore proroga fino al 2024.
Anche per l’Ecobonus, che prevede una detrazione tra il 50 e il 60% per i lavori di efficientamento energetico che non rientrano tra gli interventi trainanti del Superbonus, la Manovra 2022 ha optato per un rafforzamento: proroga alle stesse condizioni fino al 2024.
Il Bonus Facciate è stato prorogato a tutto il 2022 ma con una riduzione dell’aliquota detraibile: dal 90% si passa al 60%.
Anche nel 2022 per il Sismabonus sono previste aliquote variabili in base alla zona sismica e alla tipologia di edificio. In particolare, la detrazione oscilla tra il 50 e il 70% per le case unifamiliari e tra il 75 e l’85% per i condomini.
Come anticipato, la maxi detrazione del 110% verrà prorogata fino al 2023 per le spese di efficientamento energetico sostenute su condomini e IACP. Successivamente ci sarà una progressiva riduzione dell’aliquota, passando al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
Il Superbonus è un beneficio fiscale che consente di portare in detrazione il 110% delle spese sostenute per gli interventi trainanti di efficientamento energetico e per una serie di altri interventi (detti “trainati”), a patto che siano realizzati congiuntamente ad almeno uno dei trainanti.
Condizione per accedere al Bonus è che, complessivamente, i lavori portino all’edificio un miglioramento di almeno due classi energetiche.
Decisamente un bel risparmio.
Ma come vengono rimborsate le detrazioni per la ristrutturazione e riqualificazione energetica?
Scopriamolo.
Il rimborso ristrutturazione può assumere due forme: credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi o sconto diretto (e immediato) in fattura.
Sappiamo che la maxi agevolazione consiste in un credito, pari al 110% delle spese sostenute, da scomputare dalle imposte in dichiarazione dei redditi.
Nel 2022 la modalità di rimborso delle detrazioni 110% sarà leggermente diversa rispetto agli anni precedenti.
Il contribuente potrà recuperare le somme:
Esiste anche la possibilità di optare per la Cessione credito a terzi, in genere istituti bancari o postali, o di utilizzare il credito Irpef sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore dei lavori.
In questo caso l’agevolazione non sarà del 110%, ma potrà essere al massimo dell’importo totale della fattura (100%).
Il Bonus del 50 per cento per i lavori di ristrutturazione edilizia non solo è confermato per tutto il 2022, ma anche prorogato fino al 2024.
Sui lavori ammessi alle detrazioni, sui beneficiari e sui massimali, il Bonus Ristrutturazione 2022 è rimasto pressoché invariato.
Qualcosa, invece, è cambiato in merito a come vengono rimborsate le detrazioni per la ristrutturazione per ciò che riguarda la cessione del credito e lo sconto in fattura.
Ciò in virtù dell’introduzione del Decreto Antifrode e dell’obbligatorietà del Visto di conformità.
Ma andiamo con ordine.
Come anticipato, nessun aggiornamento in vista su come ottenere il Bonus Ristrutturazione 2022 e su quali lavori sono ammessi alle detrazioni.
Due, in particolare, le categorie di interventi che rientrano nel Bonus anche nel 2022:
Tra gli interventi di manutenzione ordinaria rientrano:
Il Bonus Ristrutturazione 2022 spetta anche per la sostituzione delle porte interne. Rientrando nella manutenzione ordinaria, l’intervento è automaticamente detraibile in condominio, mentre è escluso per gli edifici singoli.
Il MEF ha però chiarito che la detrazione del 50% è riconosciuta anche agli edifici singoli qualora la sostituzione delle porte rientri in un intervento più articolato di manutenzione straordinaria.
Dal 1° gennaio 2022, con il Bonus Ristrutturazione i contribuenti avranno l’opportunità di portare in detrazione fiscale il 50% delle spese sostenute per i lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria per un massimo di 96.000 euro di spesa.
Ma cerchiamo di capire più nel dettaglio come vengono rimborsate le detrazioni per la ristrutturazione, avvalendoci anche di un esempio pratico.
Dopo la teoria passiamo alla pratica.
Ipotizziamo di dover ristrutturare una casa di 100 mq spendendo complessivamente 130.000 euro.
L’agevolazione fiscale per il 2022 permette di portare in detrazione spese fino a un massimo di 96.000 euro.
In questo caso, poiché i 130.000 euro superano il limite consentito, si potrà usufruire di una detrazione Irpef massima di 48.000 euro, ossia la metà di 96.000 euro.
La detrazione si spalma in 10 anni nella dichiarazione dei redditi e verrà dunque rimborsata al contribuente in 10 quote annuali di pari importo.
Ciò significa che ogni anno, per 10 anni, la nostra Irpef sarà ridotta di 4.800 euro se superiore a tale cifra. Se inferiore, l’Irpef sarà invece azzerata.
La richiesta di beneficiare del Bonus Ristrutturazione 2022 sotto forma di credito d’imposta dovrà avvenire in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi, indicando nel modello gli oneri sostenuti.
Sarà necessario conservare i seguenti documenti:
Per pagare le fatture relative ai lavori rientranti nel Bonus bisognerà utilizzare un bonifico bancario o postale parlante, conservando le relative ricevute.
Come anticipato, la detrazione fiscale non è l’unico modo per usufruire del Bonus Ristrutturazione.
Per questa agevolazione è prevista anche la modalità dello sconto in fattura e della cessione del credito, tenendo però conto di due nuovi adempimenti introdotti dal Decreto Antifrodi n. 157/2021.
In particolare, il Decreto Antifrodi stabilisce che anche per i benefici fiscali diversi dal Superbonus si debba presentare il Visto di conformità e, in parallelo, l’attestazione di congruità delle spese da parte di un professionista abilitato.
L’esercizio dell’opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura dovrà quindi essere comunicata e inviata dal professionista che ha apposto il visto mediante il modulo e le istruzioni messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento.
In questo articolo abbiamo visto che, anche per il 2022, il Bonus Ristrutturazione consentirà ai contribuenti di risparmiare il 50% delle spese sostenute per rimettere a nuovo il proprio immobile, fino a un massimo di 96.000 euro ad unità immobiliare.
La Legge di Bilancio non ha introdotto grossi stravolgimenti rispetto ai lavori ammessi all’agevolazione fiscale e neanche rispetto a come vengono rimborsate le detrazioni per la ristrutturazione edilizia.
Infatti, il beneficiario potrà recuperare la spesa in 10 quote annuali, di pari importo, da detrarre dalla quota Irpef nella dichiarazione dei redditi.
Ci sarà invece qualche cambiamento rispetto all’opzione della cessione del credito in luogo dello sconto immediato in fattura.
In questo caso, infatti, sarà necessario completare la richiesta allegando il Visto di conformità e l’attestazione di congruità delle spese, come stabilito dal Decreto Antifrodi.
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