Siamo abituati ad associarla alla verniciatura della carrozzeria delle automobili, eppure la vernice metallizzata ha saputo guadagnare terreno anche in altri settori. L’Interior Design, ad esempio.
Oggi le riviste di decorazione d’interni sono piene di elementi, arredi e oggettistica che giocano con finiture e colorazioni speciali, fuori dall’ordinario. Architetti e designer tendono sempre più spesso a diversificare i progetti d’arredo proponendo di aggiungere allo stile predominante di un ambiente un paio di elementi stranianti, eclettici, al passo coi tempi e di forte personalità.
L’effetto metallizzato è uno di questi.
Utilizzata per colorare un pezzo d’arredo, la vernice metallizzata riesce a raggiungere con grande efficacia il suo obiettivo: creare soluzioni decorative personalizzate, distinguersi, donare unicità, attirare gli sguardi.
Tra gli anni ’60 e gli anni ’70, i produttori di automobili iniziarono a considerare i colori più sfavillanti come un’espressione di individualità. Fu in questo periodo che apparvero i primi modelli di auto in colori che, prima di allora, non sarebbero mai stati presi sul serio.
La tendenza si espanse in fretta e le vernici metallizzate, perlate e opache acquistarono fascino e appeal in tutto il mondo. C’era un “ma”: le auto in colori metallizzati ricevevano un gran successo ma erano difficili da ritoccare in caso di graffi o ammaccature della carrozzeria.
Verso la fine degli anni ’70, alcune aziende lanciarono sul mercato vernici metallizzate a doppio strato con una base opaca metallizzata e un trasparente in grado di lucidare le superfici. Fu un’innovazione che contribuì ad allargare la diffusione dei colori metallizzati per le automobili. Grazie ai nuovi standard qualitativi la vernice metallizzata divenne più resistente e un eventuale ritocco alla carrozzeria più veloce ed economico.
Il successo si trasmise a macchia d’olio anche alla produzione di oggettistica e al mondo del design.
All’interno della vernice metallizzata sono presenti piccole particelle di metallo, che, combinandosi con altri pigmenti, conferiscono al colore il caratteristico aspetto metallico.
Le particelle hanno una colorazione simile all’alluminio e possono variare in dimensione e forma. La dimensione incide sulla grana del metallo, che può essere fine o grossa, mentre la forma (granulare o lenticolare) dona alla tinta un effetto più o meno brillante.
Tra i vari prodotti di verniciatura, le vernici metallo sono quelle che garantiscono l’effetto più realistico.
Applicando sulla superficie un primer nero, si ottiene in pochi minuti un risultato che riproduce perfettamente le sembianze superficiali del metallo.
Lavorando su una base bianca, invece, si ottiene un effetto visivo più vicino all’alluminio.
Preferite l’effetto satinato? Nessun problema: rifinite la verniciatura con un trasparente opaco.
In commercio esistono tante variazioni sul tema. Basterà scegliere di volta in volta l’effetto e il colore desiderato.
La gamma è molto ampia: si va dalle scelte più gettonate – argento, grigio, oro, blu – alle colorazioni più ricercate, come il rame, il bronzo, ed alcuni effetti metallizzati definiti “camaleontici”.
La vernice metallizzata camaleontica ha la caratteristica di mutare di colore in base al punto dal quale la si osserva. Ad esempio, una vernice camaleontica versione floreale può mutare il colore della superficie su cui è applicata dal viola al verde, dall’oro all’arancio.
Effetti simili allo smalto metallizzato si ottengono con il perlato e il micalizzato.
La differenza tra le vernici risiede nelle caratteristiche della loro composizione.
Le vernici perlate e micalizzate vengono miscelate, rispettivamente, con particelle di perla o di mica. Tendono ad assumere un aspetto cangiante, reso ancora più luccicante se trattate con tecniche di verniciatura a più strati.
I colori perlati, metallizzati, e micalizzati hanno in comune una cosa: differiscono dalle tinte pastello non solo in termini estetici ma anche per le modalità di applicazione.
Diamo per scontato che una vernice si debba diluire e catalizzare, prima di essere stesa. Questo modus operandi vale per le vernici pastello, ma non per i metallizzati e i perlati.
Per ottenere il caratteristico effetto lucido, le metallizzate (per loro natura opache) devono essere sottoposte ad un trattamento leggermente diverso: il ciclo a doppio strato e il trattamento con il trasparente (finalizzato ad ottenere la lucentezza).
Vediamo i principali step per applicare lo spray metallizzato senza sbagliare:
Si consiglia di non applicare la metallizzata su una superficie di colore troppo diverso dal colore della vernice: tendenzialmente, sulle superfici medio-scure si usano colori scuri, su supporti chiari si utilizzano le vernici chiare.
La vernice effetto argento è tra le più diffuse tra le colorazioni metallizzate, in quanto può essere utilizzata sia per decorare un mobile, finalizzando con il trasparente lucido o opaco, sia come base per altre colorazioni. Un barattolo da 250 ml costa circa 35 euro.
Le vernici metallizzate camaleontiche hanno costi superiori: il costo di un barattolo da 250 ml è di circa 40-45 euro.
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