Visto il recente “caro bollette”, molti cittadini stanno pensando di abbattere i consumi di elettricità e gas installando i pannelli fotovoltaici nel proprio immobile, tanto più che è ancora possibile beneficiare degli incentivi statali.
Vediamo allora come accedere al bonus fotovoltaico 2022.
Ad oggi l’installazione dei pannelli fotovoltaici sembrerebbe l’unico modo per difendersi in modo concreto dagli aumenti dei prezzi dell’energia. A fronte di un piccolo investimento iniziale, infatti, con l’impianto fotovoltaico si stima un risparmio medio di 1.500 euro l’anno a famiglia.
Inoltre, anche l’investimento iniziale per l’acquisto e l’installazione dell’impianto può essere recuperato in tutto o in parte grazie ai bonus edilizi per la casa, confermati in blocco anche per il 2022.
Ciò significa che sarà possibile ottenere le detrazioni fiscali per i pannelli fotovoltaici sia attraverso il bonus ristrutturazione che il superbonus 110.
Insomma, il bonus fotovoltaico 2022 è un’occasione più unica che rara per iniziare a risparmiare sulle bollette.
In questo articolo vedremo in particolare:
Il bonus fotovoltaico è stato introdotto, insieme alle altre misure volte al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, per incentivare l’utilizzo delle energie rinnovabili.
Installare i pannelli fotovoltaici, infatti, permette di sfruttare l’energia solare non solo per l’energia elettrica, ma anche per l’acqua calda sanitaria grazie all’utilizzo di una pompa di calore, al posto della caldaia a gas: un notevole risparmio di soldi per il cittadino e un occhio di riguardo al pianeta, con una netta diminuzione delle emissioni inquinanti.
Inoltre, grazie al Decreto Energia, approvato lo scorso 22 marzo, sarà possibile accedere al bonus fotovoltaico 2022 in modo più veloce.
L’iter burocratico per l’installazione dei pannelli solari è stato snellito, eliminando la richiesta preventiva di autorizzazione, ad eccezione di alcuni immobili dei centri storici sottoposti a vincoli.
Al bonus, che consente di ottenere una detrazione IRPEF sulla spesa sostenuta per l’impianto fotovoltaico (oppure uno sconto in fattura), si accede o con il bonus ristrutturazioni o con il superbonus. A cambiare, come vedremo tra poco, è la percentuale che si può portare in detrazione e i tempi per recuperarla.
Vediamo come funziona il bonus fotovoltaico 2022 in base al bonus cui è legato.
Nel pacchetto di agevolazioni del bonus ristrutturazione è automaticamente inclusa anche la possibilità di portare in detrazione la spesa sostenuta per i pannelli solari.
Come per gli altri lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria inclusi nel bonus ristrutturazione, anche per i pannelli fotovoltaici finalizzati al risparmio energetico è prevista, infatti, una detrazione fiscale IRPEF del 50%, recuperabile in 10 quote annuali di pari importo nella dichiarazione dei redditi.
L’agevolazione copre diverse voci di spesa – fornitura e installazione dei pannelli, manodopera, spese di progettazione, perizie e sopralluoghi, autorizzazioni, iva e imposta di bollo – e si applica per un totale massimo di 96.000 euro.
Chi può usufruire del bonus fiscale fotovoltaico? I soggetti beneficiari della detrazione per i pannelli solari sono gli stessi del bonus ristrutturazione.
Dunque, non solo il proprietario dell’immobile oggetto dei lavori, ma anche il titolare di un diritto reale di godimento, l’inquilino o il comandatario.
Nel caso del superbonus 110, l’incentivo fotovoltaico è vincolato all’esecuzione di almeno uno dei lavori trainanti, come ad esempio il cappotto termico, e al miglioramento della certificazione APE dell’edificio di almeno due classi energetiche.
Chi, dunque, ha intenzione di eseguire una serie di opere di efficientamento energetico sull’immobile, potrà inserire anche i pannelli fotovoltaici (intervento trainato) ed ottenere la detrazione fiscale IRPEF pari al 110% della spesa sostenuta, recuperabile sulla dichiarazione dei redditi in 5 anni.
Di recente il superbonus 110 è stato oggetto di modifiche sui soggetti beneficiari. Al momento, la platea include:
Altri cambiamenti hanno riguardato le scadenze.
Iniziamo a vedere le scadenze del bonus fotovoltaico nella misura del 110% di detrazione fiscale, ossia quando è legato al superbonus.
Il superbonus può essere richiesto per:
Consentita, invece, la detrazione piena del 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 per gli interventi nei territori colpiti da eventi sismici, senza differenze tra villette e condomini.
Nel caso del bonus ristrutturazione, invece, è possibile ottenere gli incentivi per l’impianto fotovoltaico sulle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024.
Vediamo ora le modalità per beneficiare del bonus fotovoltaico 2022.
Come già visto per quanto riguarda i soggetti beneficiari e le scadenze, anche per le modalità di richiesta del bonus pannelli fotovoltaici, le regole sono le stesse del bonus principale di riferimento: superbonus 110% o bonus ristrutturazione 50%.
In entrambi i casi è previsto l’obbligo di trasmissione all’ENEA della comunicazione delle spese sostenute per l’impianto, da inviare entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
In alternativa alla detrazione in dichiarazione dei redditi, è possibile optare per lo sconto in fattura secondo le norme previste per la cessione del credito.
Lo sconto in fattura ha il vantaggio di veder recuperata immediatamente la spesa sostenuta per il fotovoltaico, sotto forma di sconto in fattura pari all’aliquota del credito IRPEF, anziché attendere 5 o 10 anni con la dichiarazione dei redditi.
In questo articolo abbiamo visto come funziona il bonus fotovoltaico 2022 in base al tipo di bonus a cui è legato (bonus ristrutturazioni o superbonus 110).
Le modalità per beneficiare dell’agevolazione per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, così come le scadenze per richiederli, sono le stesse di quelle del bonus di riferimento.
È consigliabile affidare la richiesta per il bonus impianto fotovoltaico direttamente all’azienda che seguirà i lavori, o, in alternativa, a un consulente esperto in materia.
Data la complessità della materia, infatti, fare tutto da soli significherebbe aumentare il rischio di incorrere in errori e compromettere il buon esito della domanda.
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