Varato il decreto sblocca Italia

31/08/14

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Ecobonus, incentivi fiscali e piano casa non rientrano al momento nei provvedimenti che privilegiano soprattutto le grandi opere

Grandi opere, infrastrutture, alta velocità, abitazioni: è stato così approvato al Consiglio dei ministri il decreto legge che prevede lo sblocco di grandi opere ma che parla soprattutto di snellimenti burocratici per sperare in una ripresa economica.
Per quanto riguarda il mondo dell’edilizia, la novità sta nel fatto che le famiglie che si appresteranno a fare lavori all’interno delle proprio abitazioni non dovranno più richiedere un’autorizzazione edilizia, ma dovranno semplicemente fare una richiesta al Comune.

Sono stati altresì previsti 3,9 miliardi per le opere pubbliche cantierabili: si è cercato di dare la priorità ai grandi nodi metropolitani e logistici. I cantieri, però, dovranno aprire entro date certe a dieci mesi dall’approvazione del decreto (le opere sono divise in lotti che devono partire entro il 31 dicembre 2014, il 30 giugno 2015 o il 31 agosto 2015). La Linea C di Roma, il passante ferroviario di Torino e la sua metropolitana, la metrotramvia di Firenze, la metropolitana di Napoli, il quadruplicamento della ferrovia Lucca-Pistoia, il ponte di collegamento tra Fiumicino e l’Eur a Roma sono le altre opere citate da Lupi insieme agli assi ferroviari strategici che hanno bisogno di risorse per proseguire i lavori: Brennero, Terzo valico e Alta velocità del Veneto.

Restano invece in stand by gli ecobonus, il piano casa, il nuovo codice sugli appalti simile al modello europeo, l’incentivo fiscale, la facilitazioni per gli impianti di riscaldamento. Il tutto dovrebbe rientrare nell’estensione della Legge di Stabilità.
Sparisce dall’elenco presentato dal governo anche il tema delle partecipate di Stato, che secondo il lavoro del Commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, sono destinate a una netta sforbiciata. “Lo affronteremo in maniera organica nella Stabilità”, ha spiegato sul punto il sottosegretario Delrio. Rispetto alle attese, anche l’incentivo fiscale per chi compra casa per affittarla a canone concordato non risulta nel provvedimento. Anch’esso è stato rinviato.

 

(Fonte: infobuild.it)

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