Si profila l’entrata in vigore del Piano nazionale per il miglioramento delle prestazioni energetiche per gli edifici di nuova costruzione, anticipato di due anni per il settore pubblico. Un’altra occasione da non perdere per qualificare le rivendite edili
Il 2020 sarà la data fatidica per l’entrata in vigore del rispetto dei requisiti minimi per le nuove costruzioni (il 2018 per gli edifici pubblici) relativamente Piano d’azione nazionale per l’incremento e il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici di nuova costruzione.
La data, che sembra sempre lontana, in realtà è molto vicina, soprattutto per i tempi di realizzazione di una tipologia di offerta che dovrà, ci auguriamo, anche considerare il canale della distribuzione edile. Infatti, se da un lato si parla di impianti termici – che dovranno essere progettati e realizzati in modo da garantire il rispetto della copertura, tramite il ricorso all’ energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento –
dall’altro grandissima importanza avrà l’isolamento termico.
Ecco quindi che una cooperazione con aziende specializzate del settore degli impianti diventa opportuna. Il concetto di rete si può declinare anche in questo caso. Più che altro, si deve.