Sandro Castaldo, Professore ordinario dell’Università Bocconi, presente alla Convetion Nazionale Made di oggi, illustra le sfide dell’ambiente competitivo, ovvero il mercato dove opera la distribuzione edile, con sempre più competitor
La distribuzione, a livello mondiale è in buona salute. Nel PIL mondiale, infatti, incide per 31%. Possiamo quindi dire che operiamo nell’economia dei servizi, in un momento in cui si sta sviluppando il fenomeno delle aggregazioni, sia a livello di produzione che di distribuzione, con l’obiettivo di diventare sempre più grandi.
Il problema è che si opera in un mercato sempre più libero, un mercato che non riguarda solo competitor “interni” al nostro mercato, ma anche esterni, che hanno buon gioco in considerazione del fatto che la distribuzione nazionale mostra una inquietante debolezza strutturale.
Un dato fornito da Castaldo a supporto di queste affermazioni è quanto mai eloquente: nel 1998, gli investimenti esteri nel nostro paese furono di 1,8 miliardi. Nel 2017 i miliardi sono diventati 18.
Nasce da qui l’importanza di sfruttare la rete, le convergenze. Oggi realizzare analisi di mercato è ancora più importante che fare magazzino, individuare esattamente quali sono i nostri reali competitor p un’operazione vitale, e diventano fondamentale alti livelli di automazione e di informatizzazione. Diventare sempre più grandi e organizzati è dunque un imperativo.
Il valore dell’aggregazione del resto è più che evidente, perché porta a un evidente risparmio sia in termini di logistica, amministrazione, migliore marginalità, una migliore immagine sul mercato, un unico marchio, maggiori possibilità di comunicazione, fare massa anche come capacità di investimento.