Se l’Italia piange, l’Europa non ride, ma forse il tempo congiunturale volge al bello. O, almeno, al discreto
Rieccoci a fare i conti con l’andamento del nostro mercato, che mantiene la sua caratteristica altalenante: un mese bene, l’altro male, e alla fine siamo sempre lì.
Guardando in casa d’altri, in questo caso ai partner europei, l’andamento monitorato da Eurostat parla di una crescita dell’Europa dell’edilizia, dopo un inizio d’anno incerto. Questo dato è confermato anche dalle percentuali del nostro paese: – 3,3% a febbraio; – 1,6% a marzo; +2,5 ad aprile.
Nonostante tutto, sono dati che se confrontati con quelli dello scorso anno, portano a un +3,3%, e ci fidiamo con piacere di questa rilevazione. Rimane il fatto che è impossibile prevedere come è stato maggio e come sarà giugno. Quindi, coke al solito fare piani di investimento continua a essere un rischio, ma forse ormai ci siamo abituati.