I soldi arriveranno un po’ da tutte le parti, e l’ultima manovra del governo dovrebbe assicurare il tanto agognato inizio dei lavori
La Manovrina – la nota e periodica panacea nazionale ai guai della nostra finanza – prevede con un sussulto di orgoglio italico un Fondo per la ricostruzione delle zone pesantemente colpite dal terremoto, in Centro Italia. I soldi arrivano un po’ da tutte le parti, e anche i vari aumenti delle accise porteranno nelle casse dello stato (e speriamo poi nei cantieri) una cifra intorno ai 3 miliardi di euro, 1 per ogni ano dal 2017 al 2019.
Il Fondo si occuperà di effettuare le verifiche di vulnerabilità degli edifici scolastici e gli edifici strategici ma anche quelli privati, e la conseguente realizzazione di progetti di ripristino e adeguamento antisismico. Buone notizie anche per la tassazione nelle zone più colpite: s0ono infatti previste iniziative di sostegno al reddito e all’attività delle imprese, in base all’entità dei danni subiti: esenzione Ires e Irpef, Irap e anche Imu potranno essere di supporto alla ripresa anche delle attività produttive e commerciali.