Riscuotere i crediti continua a essere un’operazione temeraria. Ma il settore delle costruzioni è fra i più virtuosi
L’andamento dei pagamenti delle imprese (in senso lato) in Italia è sempre claudicante. Secondo una recente indagine del Cribis, infatti, a dicembre 2017 i pagatori puntuali sono il 37,3% (nel trimestre precedente erano stati il 38,2%), quindi in leggero calo.
I dati, insomma, non migliorano: i pagamenti con oltre 30 giorni di ritardo sono stati il 10,5%, il doppio rispetto al 2010 che già non brillava. Ma meglio rispetto al quarto trimestre 2016, quando la percentuale dei “buoni pagatori” era il 35,6%, e quella dei ritardatari oltre i 30 giorni al 12,3%.
I più virtuosi, a livello di dimensioni d’impresa, sono i più piccoli (38,5% i pagatori puntuali), ma allo stesso tempo, l’11,4% di queste aziende è anche al primo posto per i ritardi molto gravi.
Nel settore delle costruzioni, le cose vanno molto meglio, anche se può sembrare una sorpresa: i pagatori puntuali sono infatti il 43,3% delle imprese (dicembre 2017) e nel trimestre precedente avevano fatto ancora meglio (45,5%). Forse basta non avere a che fare con la Pubblica amministrazione…
Anche sul versante fallimenti si assiste a una diminuzione delle aziende costrette a chiudere. Lo scorso anno sono state 11.939 (-11,3% rispetto al 2016).