Migliorano leggermente le tempistiche relative al rientro dei crediti nel settore dell’edilizia, ma siamo ancora lontani da condizioni accettabili. E tutto ciò senza distinzioni fra pubblico e privato
La puntualità non è di questo mondo. Occorrono almeno ancora cento giorni per le imprese del nostro settore prima di ricevere quanto dovuto, sia dalla Pubblica amministrazione, sia dai privati. Pare inoltre che il trend coinvolga anche altri paesi europei ed extra europei, al’insegna di una incertezza che limita fortemente la liquidità, e parliamo di stati come Belgio, Francia e Regno Unito.
Anche i livelli di insolvenza continuano a essere preoccupanti, meno che in Germania, dove invece si registra un calo del 2% delle insolvenze, e nei Paesi Bassi, dove invece si prevede che nel 2017 gli incassi aumenteranno. Anche la Spagna, per anni fra i paesi più in difficoltà, si sta riprendendo e la situazione normalizzando.
Lo scenario, quindi, non cambia, e a nulla sono serviti i buoni propositi per mettere un freno a questo malcostume. Ma è anche un segnale, un altro, di una situazione congiunturale che rimane incerta, anche perché l’accesso al credito rimane difficile.