La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato l’emendamento 4.0.2, votato a larga maggioranza, al ddl di conversione in legge del Milleproroghe, decreto-legge 30 dicembre 2013, che prevede lo slittamento di un anno dell’obbligo di dotare i nuovi edifici e quelli sottoposti a ristrutturazioni di impianti di produzione di da fonti rinnovabili come disposto nel d.lgs n.28/11 che richiede un progressivo utilizzo obbligatorio di fonti rinnovabili negli edifici nuovi o ristrutturati
La politica delle proroghe ha colpito ancora, ma la notizia era largamente attesa. Al di là della opportuna necessità di migliorare l’efficienza energetica, anche per evidenti motivi di risparmio, se non per una migliore qualità della vita, la situazione “sociale”, il perenne stato di incertezza nel quale vive la stragrande maggioranza della gente, non invita certo a programmare investimenti, per quanto giusti possano essere.
Tornando alla norma in oggetto, in particolare all’Allegato 3 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, sono apportati le seguenti modifiche che fanno appunto slittare le date di obbligo di applicazione delle Energie Rinnovabili:
a) Alla lettera a) del punto 1, le parole: “31 dicembre 2013” sono sostituite dalle parole: “31 dicembre 2014” e, alla successiva lettera b), le parole: “1º gennaio 2014” sono sostituite dalle parole: “1º gennaio 2015”;
b) alla lettera a) del punto 3, le parole: “31 dicembre 2013” sono sostituite dalle parole: “31 dicembre 2014” e, alla successiva lettera b), le parole: “1º gennaio 2014” sono sostituite dalle parole: “1º gennaio 2015”.
Il “Coordinamento Free”, Fonti rinnovabili ed efficienza energetica, che raggruppa 35 associazioni del settore, ha commentato: “Durante la ‘Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative’ con un colpo di mano il Senato ha prorogato di un anno le scadenze previste dal Decreto 28, aumentando le difficoltà per il settore delle rinnovabili, già tartassato in molti modi, e contraddicendo l’impegno verso l’Europa, assunto con il recepimento della Direttiva europea 27/2012″.
(fonte: infobuilenergia.it)