Dopo tutti i denari ma spesi, svaniti, o altro ancora, occorrerebbero altri 2,5 miliardi per sistemare il problema delle opere lasciate a metà. Lo dice il ministero delle Infrastrutture
Approfondiamo il tema, sempre nevralgico, delle opere incompiute che nel nostro paese abbondano. Avevamo già dato notizia del censimento di questi lavori che, per vari motivi, quasi sempre economici, in genere derivati da una malsana gestione delle risorse, sono oggi 752, almeno alla fine del 2016.
Per sistemare il malfatto, come comunica il ministero delle Infrastrutture, occorrono 2,5 miliardi di euro.
Ma se qualcuno dovesse pensare che questa è una brutta notizia, dovrebbe anche sapere che rispetto al 2015, si contano 122 incompiute in meno (-14%). Sono diminuiti del 10,9% anche gli investimenti pubblici bloccati per effetto dei cantieri fermi, che sono passati da quasi 4,9 miliardi del 2015 a poco più di 4,3 miliardi del 2016.
Anche questa delle opere ferme e incompiute è davvero una bella sfida, in piccola parte forse già vinta, perché almeno se ne parla.