C’è molto movimento nel settore delle costruzioni, protagonisti sia la produzione che la distribuzione. Ma la destinazione è comune
Il settore delle costruzioni sta vivendo un periodo di grande fermento. Sono di questi giorni le notizie dell’acquisizione da parte di Eternedile della Vemac, ceduta da Saint- Gobain, mentre sul lato della produzione nasce l’accordo commerciale fra Danesi e Industria Laterizi Vogherese (ILV), che segue di qualche mese l’importante protocollo firmato da Laterlite e Gras Calce. Altro bolle in pentola, ma pare che queste strategie portino tutte verso la stessa direzione: la concentrazione.
Piccolo sarà anche bello, ma grande funziona meglio: economie di scala, migliori condizioni di acquisto e, chissà, anche vendite con valore aggiunto. Se queste concentrazioni, soprattutto dal punto di vista della distribuzione edile, dovessero scaricare i benefici solo sui prezzi di vendita, ancora una volta, l’ennesima, si sprecherebbe un’altra occasione di crescita. Ma non sappiamo ancora come sarà, quindi ora è importante comprendere quanto sopra indicato: il trend della concentrazione, più che una opportunità è una scelta strategica per cercare di creare leadership di mercato.
Oggi un gruppo è in linea generale più avvantaggiato rispetto al singolo – ci sono anche situazioni che favoriscono gli indipendenti, soprattutto in determinate zone – ma un gruppo, per quanto grande possa essere, sarà sempre in difficoltà rispetto a strutture che stanno per diventare realmente visibili anche a livello internazionale. Sarà sulla volontà e sulla capacità di realizzare progetti condivisi di aggregazione che si giocherà la partita dei prossimi anni.