Dopo qualche anno in doppia cifra, l’andamento delle compravendite rallenterà un po’ la sua corsa, pur rimanendo su buoni livelli di crescita. Se l’andamento economico dovesse confermarsi positivo potrebbe scendere la domanda di locazioni
Dopo i decisi incrementi degli ultimi anni, anche il mercato immobiliare si aspetta una flessione – non preoccupante, perché comunque è previsto un incremento anche non trascurabile tra il +6 e il +8% – ma comunque non più in doppia cifra, mentre anche i prezzi, ormai da qualche tempo fortemente ridimensionati, cominceranno a trovare un equilibrio, un loro assestamento.
Le previsioni degli operatori del settore si affidano decisamente verso una ripresa delle nuove costruzioni, che sarà più qualitativa che quantitativa, perché dovrà considerare con grande attenzione le norme relative all’efficienza energetica e anche ai criteri antisismici.
Ma, come sempre, sarà la situazione economica nazionale a definire le percentuali di crescita o di decrescita. Se la ristrutturazione può contare su benefici non indifferenti, l’impegno di un mutuo è ancora per molti un azzardo. E oggi nessuno si sogna più di fare salti nel buio.