l’Istat comunica i dati relativi all’occupazione. Migliora la situazione in un po’ tutti i comparti, ma non nell’edilizia
La delicatezza della situazione nel mercato del lavoro, soprattutto per quanto riguarda i giovani, meriterebbe forse un maggiore impegno da parte di chi ci governa, e il primo di questi impegni sarebbe quello di evitare prese in giro. I dati dicono che molti hanno trovato occupazione, che le occasioni di lavoro sono aumentate, ma in realtà assistiamo a un aumento della precarietà, dei contratti a termine (8 su 10 nuovi contratti sono a tempo determinato), di quelli sotto pagati.
L’Istat dice che nel secondo trimestre 2017 in tutti i comparti c’è un aumento dello 0,5% delle ore lavorate. Fa piacere il segno più, ma forse lo 0,5% è un po’ poco. Quando poi si analizzano i dati settore per settore, emerge che le ora lavorate in edilizia sono ancora in flessione (-1,4%). E si tratta di un calo che ha caratterizzato, senza soluzione di continuità, gli ultimi dieci anni. Visto l’andamento congiunturale, ci possiamo credere.