E, prima ancora, impariamo a programmare la spesa. Ma ci permettiamo di aggiungere, se venisse sbloccato il patto di stabilità, anche i piccoli progetti, quelli che realmente hanno una ricaduta tangibile sul territorio, contribuirebbero a rafforzare la ripresa
“Abbiamo a disposizione, da qui al 2015, 20 miliardi di Euro in fondi europei che sarebbero una grande leva per uscire dalla crisi, ma è necessario rivedere la programmazione per indirizzarli su grandi opere strategiche e non moltiplicare piccoli progetti”.
Lo ha precisato Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, intervenendo alla presentazione delle stime sull’economia italiana di Confindustria.
“Il fondo di sviluppo e coesione sono risorse che valgono 44 miliardi e devono essere usati non in ottica locale – ha continuato Delrio – per guarire bisogna affondare il bisturi: programmiamo progetti per 240 miliardi sapendo che non ne faremo l’80%, così si perde tempo.
Questo avviene per tenersi buoni i territori ma moltiplicare centinaia di piccole opere che non sono strategiche è un grave errore. Non abbiamo fatto programmazione strategica, grandi opere infrastrutturali vanno centrate su temi strategici”. Delrio ha anche sottolineato che “dobbiamo superare il modello di spesa che spesso non è stato al’altezza della sfida, dobbiamo accelerare perché abbiamo oltre 20 miliardi di euro che devono essere spesi entro il 2015″.
Ce la faremo?
(Fonte: infobuild.it – Fonte ANSA)